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“Ho visto i Carabinieri regalare un sorriso, comprare la cioccolata, diffondere la speranza ai bambini che arrivano in Italia dopo un mare in tempesta”.
Questa è la rivelazione che molti abitanti dell’isola di Lampedusa raccontano agli amici, ai conoscenti e parenti, diventando ad oggi, una delle più belle favole mai narrate prima.
Una favola reale che simboleggia l’idea dell’accoglienza, nonostante le numerosissime difficoltà: accadono situazioni fuori dal comune,
dove si combattono delle grandi e profonde piaghe umanitarie, come il traffico di esseri umani, e poi difficoltà burocratiche internazionali odierne che tutto il mondo conosce più che mai, grazie ai media televisivi e cartacei.
Adesso c’è chi afferma con queste parole quanto scritto: “Ho visto molti carabinieri dediti al loro servizio, con l’impeccabile senso del dovere svolgere una grande missione, ma quando vedevano un bambino bisognoso, si prodigavano fuori dal servizio per l’acquisto di latte e leccornie varie”.
“Ho visto tanti carabinieri come se fossero tanti papà compiere piccoli atti d’amore verso i piccoli angeli che hanno attraversato l’inferno di un mare in burrasca”.
Accade ogni giorno a Lampedusa con l’arrivo di migliaia di vite umane a bordo dei tanti barconi, alla ricerca della speranza: mamme e bambini alle volte in fasce si vedono arrivare in una terra sconosciuta, e poi ci sono i militari dell’arma dei carabinieri come tanti angeli, compiere piccoli gesti così preziosi da meritare una grande benedizione agli occhi di Dio.
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