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Il dott. Gaetano Anello ha tenuto un bel momento molto partecipato organizzato dalla FIDAPA sez. Petralia – Madonie,nella rappresentanza di Concetta Giamblanco, con il prezioso contributo del sindaco dott. Gandolfo Librizzi e dell’assessore Giovanna Curatolo e dell’amministrazione comunale. L’evento ha riscontrato la presenza di tanti interessati i quali hanno mostrato molta attenzione all’argomento e fatto utili interventi. Il dottor Giuseppe Geraci ha fatto da moderatore. Chiarimenti e delucidazioni, curiosità, infatti sono emerse dalla conferenza.
Un argomento molto vasto che inizialmente ha riguardato gli uomini, ma che si è esteso poi parallelamente anche al riguardo delle donne con un particolare apprezzamento del presidente della fidapa sezione Madonie che ne ha sottolineato la delicatezza professionale del dottore il quale ha dato stessa importanza al mondo femminile.
Fra gli argomenti emersi, si è chiesto quale acqua bere in pazienti affetti da litiasi renale o calcoli. I calcoli sono simili a piccoli sassi che si formano all’interno dei reni quando le sostanze normalmente presenti nelle urine diventano troppo concentrate e si accumulano sotto forma di materiale solido. Sappiamo che la produzione dei calcoli è soggettiva, ovvero l’80% delle probabilità sono genetiche relative ad una familiarità. In alcune situazioni sono anche a causa di infezioni come ad esempio la cistite.
Ma quanto bere e come?
La risposta è che si dovrebbe bere nell’arco delle 24 ore e non solo nelle 12,00 per metà della giornata perché è stato chiarito che la renella durante la notte precipita e produce dei calcoli quindi in realtà non è la qualità d’acqua ad essere importante ma la quantità assunta. E in realtà, la migliore acqua e quella cosa stabilizzata che scorre nelle condotte comunali. Falso mito quello dell’acqua Fiuggi che molti acquistano introducendola bel piano terapeutico come miracolosa. Un’acqua come tante a livello commerciale. Ottima comunque anche la Sant’Anna.
Ovviamente c’è da valutare il residuo fisso con la tabella del quadro analitico degli elementi e principi. La migliore è sempre quella con meno tendenza a non produrre calcoli. Si valuta infatti il PH: più alto è, più salutare sarà per la nostra salute.
L’alimentazione è ovviamente alla base. Ciò che bisogna prediligere quotidianamente sono ovviamente alti consumi di frutta e verdura che alcalizzano le urine. Con moderazione invece, la quantità di carni, uova, e grassi che in generale danneggiano ulteriormente la situazione e la vanno ad alterare. Elemento pure importante è ridurre i consumi eccessivi di sale per poter prevenire l’insorgenza di questo problema. Nel nostro corpo si verifica un fenomeno particolare e rilevante, ovvero, quando si riduce il citrato si va a formare il calcolo. Quindi per chi ne soffre dovrebbe assumere degli integratori per mantenere corretto l’equilibrio dell’organismo evitando questa situazione spiacevole di litasi.
Non sbagliano abitudine coloro che a prima mattina assumono un po’ di acqua con spremuta di limone. Oltretutto, il test di autoverifica è quella del saper controllare il colore delle urine per comprendere se il livello di acqua introdotta è sufficiente o meno per le corrette funzioni corporee. Il colore perfetto è quello giallo paglierino. Quando attende invece ad essere più scuro, allora vuol dire che il rene si è sforzato ed occorre bere ancora più acqua. Di contro, se invece il colore è molto chiaro, trasparente, la quantità è un po’ troppo elevata. In realtà la quantità corretta di acqua da assumere è da 1,5 a 1,8 l. Altra cosa importante è sapere che chi soffre di calcoli non deve diminuire la quantità di calcio poiché si verrebbe ad innescare un meccanismo di autodifesa quando le quantità sono inferiori al necessario è uno dei danni e la fragilità delle ossa con conseguenze d’ osteoporosi.
( La diretta dell’evento si trova sulla pagina Facebook di Himeralive.it)
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