Ischia: altri due morti riemergono dal fango, la comunità è afflitta

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Ischia, una strage che ancora non trova ancora pace. Solo dolore su dolore. La strada in cui si è riversata la massa di fango riporta, dopo un lavoro di ricerca stremante, altri due corpi senza vita.

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Uno è stato fatto riemergere, l’altro, localizzato, non ancora estratto. Finora è stato possibile riprendere un cadavere, che potrebbe essere di Gianluca Monti, padre dei tre fratellini recuperati nelle scorse ore ma è tutto da accettare. Anche l’altro corpo dovrà essere identificato. L’ipotesi dei soccorritori è che si tratti dei resti di Salvatore Impagliazzo, compagno della prima vittima accertata della frana, la 31enne Eleonora Sirabella. Le indagini sono ancora in corso.

Una storia agghiacciante, un po’ diversa, ma che ricorda nel suo tragico epilogo, quella terribile strade che nessuno ha mai dimenticato di quel 2 novembre, giorno dei morti, in cui durante la notte morì un’intera famiglia palermitana in quella villetta in affitto costruita abusivamente a Casteldaccia a causa della forte alluvione.

Furono giornate di pioggia molto pesante, tanto che il vicino fiume Milicia esondò: un’ondata di fango alta almeno sette metri travolse così l’immobile e morirono in nove: Francesco Rughoo, Monia, Antonio, Marco, Federico e Rachele Giordano, assieme a Nunzia Flamia, Matilde Comito e Stefania Catanzaro. Un altro fenomeno questa volta dove il fango ancora una volta risucchia  la vita ad altre persone facendo nuove vittime.
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