Violenza donne: in un video la solidarietà del personale dell’ospedale di Cefalù

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Medici, infermieri, e amministrativi danno video a un monologo per dare coraggio alle donne offese

“Vogliamo stare vicino alle donne che hanno subito violenza”: così medici, infermieri, amministrativi della Fondazione Giglio di Cefalù, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, hanno interpretato e dato vita ad un video che pone l’accento su un problema ancora aperto.

Otto donne e un attore professionista hanno rivisitato i testi e reinterpretato il monologo, presentato al Festival di Sanremo, dall’attrice Paola Cortellesi.

Al centro una donna “Gioia” che subisce violenza con diverse sfaccettature pur credendo nell’amore che non si rivela tale. Il nome “Gioia” è in contrasto – dicono le interpreti del video – con la sofferenza che subisce”.

“Non siamo attrici ma ci siamo messe in gioco – affermano – perché vogliamo dare il nostro contributo e infondere coraggio alle donne che subiscono violenza affinché trovino la forza di denunciare e di ribellarsi a un falso amore”.

group of medical workers portrait in hospital

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group of medical workers portrait in hospital

Dietro il volto di “Gioia” ci sono: la responsabile del servizio infermieristico Stefania Vara, l’OSS Rosanna Iovino, la biologa Maria Enza D’Ippolito, il chirurgo Federica Mento, la fisioterapista Martina Bonanno, l’infermiera Maria Pina Fadale, gli amministrativi Beatrice Piazza e Santina Pedevillano, mentre, nel ruolo di Giorgio l’attore Alessandro Cassata che ha offerto gratuitamente la sua collaborazione. Il montaggio è del video maker Frank Falletta.

“Sono orgoglioso – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – dell’iniziativa assunta dal nostro personale per ribadire il nostro fermo dissenso a ogni forma di violenza sulle donne. Ognuno deve fare la propria parte per il rispetto dall’altrui persona, ha aggiunto il direttore amministrativo Gianluca Galati”.

L’ultima parte del video è una carrellata sul personale femminile della Fondazione Giglio che, dai vari reparti, con il gesto della mano, simula la richiesta di aiuto in codice lanciato dalla donna che subisce violenza. 

Lo scorso anno, al Giglio, è stata posta una panchina rossa offerta dal Rotary Club.

La Fondazione Giglio fa parte del circuito “Bollini Rosa” assegnato dalla Fondazione Onda per l’attenzione alle patologie che colpiscono l’universo femminile.


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