Termini Imerese: il monumento a Umberto I compie 120 anni

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TERMINI IMERESE
SI FESTEGGIA DOMANI UN IMPORTANTE COMPLEANNO

Domani 20 novembre festeggia i suoi primi 120 anni di età

Tanti di voi probabilmente non lo sapranno; ma il monumento ad Umberto I, almeno tra quelli a soggetto laico, è il più antico della città; infatti sia quello intitolato ai caduti, che quello al Generale Giuseppe La Masa, furono collocati in epoca successiva. Inizialmente protetto da una artistica inferriata, il monumento al Re Umberto I venne realizzato dallo scultore palermitano Domenico De Lisi, ed inaugurato giovedì 20 novembre 1902.

Per la realizzazione di tale monumento era stato costituito un apposito comitato del quale era presidente il Comm. Mariano Lo Faso; ed alla raccolta dei fondi diede un notevole contributo anche il Cav. Don Giuseppe D’Alù. Nel verbale di consegna alla città che il comitato fece al sindaco del tempo Avv. Dominici Longo, così si legge:
“…..Il Sig. Comm. Lo Faso dichiara di consegnare, per come in virtù del presente verbale consegna, alla città di Termini Imerese, e per essa al sindaco Avv. Dominici, il monumento suddetto, che la devozione di questi cittadini verso la Gloriosa Casa Savoia ha innalzato al Re Martire; e il Sig. Avv. Dominici con la qualità, in nome del Comune, dichiara di riceverlo per conservarlo come monumento pubblico e ad eterna memoria del Re prode e caritatevole nella piazza in cui esso sorge….”

Per l’occasione il sindaco volle rendere partecipe dell’evento la casa dei regnanti inviando un telegramma indirizzato a “Sua Eccellenza Ministro Casa Reale Roma” nel quale era così scritto:
“…….Il cuore di questa cittadinanza batte oggi unisono con quello suoi Augusti Sovrani; festeggiando, insieme novello evento che allieta la Gloriosa Casa Savoia, inaugurazione monumento al Re Buono e Martire. Ed oggi che vengono rinsaldati vincoli che uniscono il popolo al suo Re, prego Vostra Eccellenza manifestare amati Sovrani sentimenti inalterati devozione questa città; auspicando sempre migliori destini Patria..”
Non tardava ad arrivare la risposta del Re che per mano del Ministro Emilio Ponzio Vaglia così rispondeva al sindaco ed ai termitani:
“Le felicitazioni di cotesta popolazione giunsero gradite a Sua Maestà il Re che mi rende interprete dei sovrani ringraziamenti”.
Il ministro Vaglia, se pur riconfermato nel suo incarico dal nuovo monarca Vittorio Emanuele III, era stato al centro di numerose polemiche. Egli infatti da Ufficiale, pur trovandosi in quel tragico 29 luglio del 1900 nella stessa carrozza, non era riuscito a salvare il Re Umberto I° che moriva fra le sue braccia, dopo essere stato colpito dall’anarchico Gaetano Bresci.

(Foto condivisa da Fabio Chiaramonte)
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