Mamma di Gangi lancia un disperato appello per trovare una casa

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Una mamma disperata, residente nelle Madonie, nel comune di Gangi, si è rivolta alla nostra redazione chiedendo aiuto. La signora non ha una casa e non riesce a trovarne un’altra. Il marito non sta bene in salute a seguito di un infortunio sul lavoro. É preoccupata per il suoi due piccoli di 5 e 7 anni. Riportiamo di seguito la lettera con l’accorato appello della signora Giuseppina Vitale. 

«Sono una mamma disperata con due bimbi di 5 e 7 anni a cui anche il comune ha negato un aiuto.  Da cinque anni sono in affitto, con regolare contratto. A seguito di alcuni problemi strutturali della casa e dopo aver avuto negata la sistemazione delle criticità, mi rivolgo ad alcuni professionisti per risolvere, dove possibile, il problema,  decurtando l’importo delle fatture dai canoni d’affitto, come suggerito dal legale.

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Unica entrata lo stipendio di mio marito ma dovendo pagare i lavori fatti (circa 2.500,00 euro), le bollette, la spesa e l’infortunio sul lavoro di mio marito, mi ritrovo senza soldi e non riesco a pagare l’affitto.
ll proprietario, cosciente dei vizi dell’immobile, si rivolge al giudice per uno sfratto esecutivo. Immediatamente viene presentata opposizione e, dopo la prima udienza, il 28 luglio 2022 il giudice emette sentenza di sgombero dell’unità locata e dispone il mutamento del rito da giudizio sommario a speciale.

Nel frattempo vado alla ricerca di un’altra casa ma le voci false messe in giro mi bloccano, in un piccolo paese dove le dicerie hanno più valore della verità, con l’aggravante di avere mio marito in ospedale dal 20 giugno fino al 10 settembre scorso.

Il 12 gennaio 2022 il comune notifica aggiornamento graduatoria per alloggi popolari e, quindi, allego tutta documentazione di sfratto, così come previsto dal bando, aspettando e chiedendo dal mese di giugno fino ad oggi informazioni circa la graduatoria ma senza una risposta. Così, ho inoltrato richiesta ufficiale di alloggio promissorio, allegando copia procedimento del giudice, vista la delicata situazione ma, ad oggi, nonostante ulteriore lettera di sollecito, non ottengo nessuna risposta poiché le priorità del comune sarebbero altre.
Adesso mi ritrovo a meno di 15 giorni dallo sfratto in una situazione paradossale: non so dove andare con i miei piccoli. Chiedo pubblicamente aiuto, auspicando che qualcuno possa essermi solidale ed aiutarmi a trovare una soluzione, soprattutto per il bene dei miei bambini».
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