L’iniziativa è stata fortemente voluta dalla sezione Avo di Termini Imerese in occasione della XIV giornata nazionale Avo
La lettera dell’Avo ai giovani studenti termitani della Tisia d’Imera
Carissimi ragazzi in questo giorno particolare vogliamo rivolgerci direttamente a voi.
Quest’oggi abbiamo il piacere di farvi conoscere meglio la nostra associazione e il nostro progetto comune.
AVO cos’è? Essere Avo vuol dire: “SIAMO TUTTI VOLONTARI” e che siamo forti perché siamo in tanti e tutti assieme condividiamo lo stesso progetto: quello di fornire assistenza (supporto e compagnia) agli ammalati, di star loro accanto, di tenere loro le mani, offrire un sorriso, far sentire una presenza disinteressata ed amica. Oggi cosa vogliamo fare: trasmettere i valori dell’AVO a voi nuove generazioni. Mostrare i valori del sorriso, di una carezza, del saper ascoltare, ed anche, a volte, del saper stare in silenzio accanto a chi soffre.
Ogni uomo donna ragazzo ragazza dovrebbe mettere a servizio dell’altro i propri talenti. Crediamo nei valori di condivisione, amore, reciprocità, letizia. Valori, valorizzati e posti al centro dal nostro fondatore Dott. Erminio Longhini, che capì da subito che il disagio del malato è la solitudine, legata alla ridotta autonomia. Il fine dell’Avo è sempre stato essere terapia della solitudine del malato, con l’ascolto e la vicinanza affettiva. Per costruire la casa AVO sulla roccia, la via da percorrere è L’AMORE.
Quindi vogliamo porre le fondamenta sulla roccia della casa del volontariato, per una esistenza futura che garantisse efficacia.
Noi comunque non siamo qui per chiedervi di indossare dei camici, ma vi chiediamo solo di aprire il vostro cuore e il vostro animo a chi è prossimo a voi. Fare volontariato è una scelta libera, che permette di superare le barriere dell’egoismo, di uscire dai nostri gusci per donarci al mondo, avendo cura dell’altro, accogliendo il diverso, l’emarginato, il bisognoso, aiutando il compagno in difficoltà o la nonna a fare la spesa, rispettando l’ambiente e tutto ciò che ci circonda, sono piccoli atti quotidiani di gentilezza che possono cambiare la giornata nostra e di qualcun altro. Perché fare volontariato non è una attività impegnativa, ma è un impegno che può cominciare già nelle nostre case, nelle vostre classi, e perché no, aiutando anche le associazioni che operano sul territorio per le persone o le situazioni di difficoltà: basta aprire il proprio cuore verso l’altro, donare in modo gratuito tempo, ascolto, attenzione.
Intraprendere il cammino del volontariato, significa anche trovarsi davanti a situazioni difficili e che vanno a colpire la nostra sensibilità, ma questo desiderio di aiutare l’altro può diventare un’occasione di crescita che può garantirvi arricchimento personale e soddisfazioni uniche e irripetibili. E come diceva Madre Teresa di Calcutta:
“Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno, non è vissuto in vano”. Ricordatevelo sempre!
Voi siete gli adulti del futuro ma siete i giovani del nostro presente, che potete offrire il vostro importante contributo per edificare una società migliore!
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