È questo il tono del comunicato diffuso dal gruppo “L’acqua di Trabia non si tocca”, la comunità virtuale e reale che si è creata spontaneamente per difendere la gestione del servizio idrico comunale.
A seguito dell’iniziative intraprese dell’ente, diverse sono infatti le iniziative indette dai trabiesi per manifestare il proprio dissenso tramite assemblee pubbliche.
A queste si è aggiunta una raccolta firme per una petizione popolare che – a detta dei promotori – ha già raggiunto 1500 sottoscrizioni.
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