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Ergastolo Pietro Morreale, il sindaco di Caccamo: “Con il risarcimento di 15mila euro saranno intraprese attività contro la violenza”

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La seconda sezione della Corte di Assise di Palermo ha riconosciuto la responsabilità dell’imputato Pietro Morreale per l’omicidio della giovane Roberta Siragusa, condannandolo all’ergastolo e al risarcimento dei danni nei confronti dei familiari e del Comune di Caccamo.

All’Ente è stata riconosciuta la somma di 15.000 euro, così come era stato chiesto dall’avvocato Maria Beatrice Scimeca difensore del Comune. Questo denaro verrà utilizzato per intraprendere attività educative contro la violenza, a tutela dei soggetti deboli.

Il Tribunale ha invece rigettato la richiesta risarcitoria delle quattro associazioni che si erano pure costituite parti civili.

Il commento del sindaco di Caccamo Franco Fiore

«La Giustizia ha fatto il suo corso, è stato condannato chi si è macchiato di un atroce delitto. Certamente questa condanna non restituirà la piccola Roberta ai suoi cari, ma rende giustizia a lei e ai suoi familiari.
Purtroppo non c’è da esultare, questa triste vicenda, per aspetti diametralmente opposti, ha dato vita ad una grande tragedia. L’ergastolo non è una vittoria né per la giustizia né per la società civile, specie in questo caso drammatico, dove il protagonista è poco più di un ragazzo, ma un atto così atroce non poteva avere un esito diverso.
L’omicidio di Roberta ha sconvolto l’intera comunità caccamese, per di più mostrandola al mondo intero per ciò che non è. Caccamo non è una comunità violenta! Era doveroso che il comune di Caccamo si costituisse parte civile insieme ai familiari della vittima, per riabilitare la propria immagine e perché moralmente era l’unico gesto da compiere per mostrare la vicinanza dell’intera comunità civile alla famiglia di Roberta Siragusa, i cui componenti sono le vere ed uniche vittime di questo efferato omicidio.
É una sconfitta per tutta la comunità se si tralascia di attenzionare il disagio e la povertà educativa che sono sempre più diffusi. La società civile è chiamata a riflettere e ad impegnarsi per una maggiore crescita etico-morale».


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Redazione

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