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I magistrati di Torino hanno chiesto per l’ex patron di Blutec, Roberto Ginatta, una condanna a 9 anni, per il figlio a 5 e per la segretaria a 2 anni e 8 mesi.
Il processo riguarda proprio il mancato rilancio del polo di Termini Imerese, venduto dalla casa automobilistica torinese FCA nel 2015a Ginatta per un solo euro, grazie ad un finanziamento di Invitalia. Per l’accusa, Ginatta avrebbe dirottato 16 milioni di euro di contributi statali in «investimenti di stretto interesse della famiglia».
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