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Ad accorgersi di lui sarebbe stata una donna, che vive in una palazzina vicina, ed a quel punto ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Sul posto si sono recati gli agenti delle Volanti che hanno individuato l’uomo indicato dalla proprietaria di quell’appartamento e poco dopo è stato “invitato” a recarsi al palazzo della Questura, in viale Scala Greca.
Fino a qualche tempo fa, gli atti osceni in luogo pubblico erano reato, al punto che erano previste condanne da 3 mesi a 3 anni di reclusione, adesso per il responsabile sono comminate sanzioni da 5 mila a 30 mila euro. La norma, però, prevede la condanna da quattro mesi a quattro anni e sei mesi se il fatto è “commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano”.
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