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Il sospetto era sorto già lo scorso luglio, quando il bambino era stato trasferito in ospedale a causa di un malore. Nelle ore successive alla morte, il sospetto è stato confermato dalle analisi tossicologiche.
La Procura veneta ha incaricato l’anatomopatologo Antonello Cirnelli di effettuare l’autopsia sul corpicino. Le analisi hanno permesso di stabilire che il bambino avrebbe ingerito qualcosa di pericoloso all’interno della sua abitazione, diversamente da quanto sostiene il padre, che dichiara come luogo della probabile ingestione il parco in cui erano andati a fare una passeggiata la mattina.
Il padre, Diego Feltrin, risulta ora indagato per omicidio colposo, pur non essendo sottoposto a misure cautelari.
Era stato proprio il padre, il 28 luglio scorso, a recarsi premurosamente al pronto soccorso, preoccupato per il mancato risveglio del piccolo dal sonnellino pomeridiano. Aveva raccontato di aver visto Nicolò ingerire qualcosa al parco prima di rientrare a casa per il pranzo, ma tutto porta a pensare che la tragedia si sia consumata proprio in casa Feltrin.
Le perquisizioni all’interno dell’abitazione non hanno rilevato la presenza di droghe o stupefacenti, ma tracce ne sono state trovate su reperti prelevati in casa. Gli inquirenti stanno lavorando per confermare un collegamento tra tali tracce e quanto emerso dalle analisi tossicologiche.
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