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Alle prime ore di questa mattina, in provincia di Palermo e Agrigento, i Carabinieri della Compagnia di Partinico hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 6 indagati (di cui 2 destinatari della custodia cautelare in carcere, 2 degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e 2 dell’obbligo di dimora nel comune di residenza) che, secondo l’ipotesi accusatoria contenuta nel provvedimento del G.I.P. presso il Tribunale di Palermo, sarebbero ritenuti responsabili a vario titolo di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione nonché di atti sessuali con minore.
L’indagine, avviata nell’agosto 2021 e condotta fino al febbraio di quest’anno con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, ha consentito ai militari dell’Arma, sotto la direzione della Procura Distrettuale di Palermo, di documentare come una ragazza minorenne fosse stata indotta dalla madre e dalla sorella a consumare rapporti sessuali, a pagamento, con due degli odierni indagati, facendo emergere un giro di prostituzione creato e alimentato proprio dalle due donne. Quest’ultime, inoltre, avrebbero avuto l’appoggio di un loro familiare e di coloro che, dopo aver consumato atti sessuali con le donne, si sarebbero adoperati per organizzare incontri e procacciare loro ulteriori “clienti”.
Giova precisare che gli odierni destinatari di misura restrittiva, sono, allo stato, indiziati in merito ai reati contestati e che la loro posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.
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