Carabinieri arrestano due rapinatori seriali palermitani

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I Carabinieri della Stazione PA-Piazza Marina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di  applicazione di misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del
Tribunale di Palermo, su richiesta della competente Procura della Repubblica, nei confronti di due persone, un 33enne e un 27enne, destinatari della custodia cautelare in
carcere, per aver concorso in 5 rapine aggravate e 2 estorsioni commesse nella zona del centro storico ai danni di avventori di locali e turisti.

I fatti, secondo il quadro indiziario raccolto dai Carabinieri nel corso dell’attività e sostanzialmente accolto nel provvedimento cautelare, sono ascrivibili al periodo tra la
scorsa fine di luglio e ferragosto, quando i 2 indagati hanno messo a segno numerosi colpi anche mediante l’uso di armi e di violenza, facendosi consegnare contanti e telefoni
cellulari e obbligando, in alcuni casi, le vittime, a prelevare somme di danaro da bancomat:

– 4 rapine ed un’estorsione, commesse nelle date del 28 e 29 luglio, 12 e 13 agosto, per le quali ha proceduto l’Arma dei Carabinieri commesse in danno di turisti che
passeggiavano per le vie del centro e che, dopo essere stati minacciati o colpiti violentemente, sono stati costretti a consegnare denaro e smartphone in loro
possesso;

– 1 rapina con tentata estorsione, il 30 luglio, per la quale ha proceduto la Polizia di Stato.

I due arrestati, non nuovi a vicende penalmente rilevanti, sono stati associati alla casa circondariale “Lorusso-Pagliarelli”, in attesa dell’interrogatorio di garanzia da parte del
G.I.P., che si terrà nei prossimi giorni.

 
Le indagini e i controlli dell’Arma, anche dal punto di vista preventivo, continuano su questi ed altri eventi delittuosi che hanno caratterizzato alcuni scorci di questa estate e che
hanno visto la zona del centro storico e della movida teatro di reati predatori. 

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, pur gravemente, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo
la emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio al principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza.
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