A Termini Imerese non si festeggia il patrono principale, figuriamoci gli altri

3 min read

Rimani sempre aggiornato



Diamo ormai per scontato che, accantonato il buon San Calogero Eremita, attualmente il nostro principale patrono è ritenuto il Beato Agostino Novello.
 
Ma anche Lui, poverino, ormai sembra essere finito nel dimenticatoio; ed a nessuno, da tempo, viene più voglia di festeggiarlo come conviene; ovvero non solo con qualche “stentata” Santa Messa, ma anche con tutto ciò che contribuisce a creare il clima di una festa.
 
Figuriamoci quindi se, visto l’andazzo, a qualcuno possa passare per la mente di ricordarsi di un altro dei numerosi patroni che la città vanta; ovvero San Rocco la cui ricorrenza è proprio oggi 16 agosto.
 
Eppure, anche il santo di Montpellier, a Termini Imerese era parecchio amato. Di ciò troviamo infatti traccia in un vecchio documento che reca la data del 1710; e nel quale i giurati di Termini Imerese, assumevano un impegno di spesa per l’acquisto di cera, da utilizzare per la processione del Santo. Ecco nelle poche righe disponibili cosa si legge: “….di t. uno e onci due di cera nova in tanti candeli per la vara del glorioso Santo Rocco nella processione della sua festività il 16 agosto anco…per essere questo Patrono e Protettore di questa città….” 
 
Da questo documento rileviamo quindi che il santo veniva considerato patrono della città e che il 16 di agosto, giorno della festa, in suo onore si svolgeva anche una solenne processione. Due le statue presenti nelle chiese di Termini; una si trova in quella della Gancia, ed un’altra (nella foto) al Carmelo; e c’è da ritenere che fosse proprio quest’ultima ad essere quella portata in processione.
 
La chiesa di Maria SS. Del Monte Carmelo infatti era stata costruita ampliando una preesistente chiesetta che era dedicata proprio a San Rocco; ed è da li che proviene questa statua che ancora oggi si trova in una delle sue cappelle.
 
A sua volta anche il cinquecentesco San Rocco della Gancia è opera di particolare pregio. Realizzato in legno policromo e dorato si innalza su di una base esagonale nella quale sono dipinte alcune scene di vita del santo stesso; ed anch’esse di eccezionale fattura.
 
Qui la cappella, eretta sin dalla costruzione della chiesa, come sostiene anche il ricercatore Daniele Marsala, è probabilmente dovuta al fatto che nelle vicinanze vi fosse pure un Ospedale, ovvero un luogo di ospitalità per viandanti; e San Rocco, come si sa, è anche protettore dei pellegrini e dei viandanti.
 
E quindi VIVA SAN ROCCO, Patrono di Termini Imerese, ed auguri a tutti coloro che portano questo nome!


CONTINUA A LEGGERE SU HIMERALIVE.IT


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Himeralive.it






Leggi anche

Altri articoli:

+ There are no comments

Add yours