Ultimi due cadaveri, ancora sul marciapiede tra mosche e vespe, testimoniano ancora una volta come sia necessario un controllo maggiore ed incisivo affichè il “primitivo” di turno capisca che l’atto di avvelenamento di animali facenti parte del territorio di Termini Imerese è perseguibile per legge.
Le parole dei residenti
«Caro vigliacco, il disagio che vivi solo perché vicino a te vivono altri esseri lo puoi e lo devi risolvere in maniera civile. Ti aggiorno che i mezzi sono tanti: rivolgerti alle associazioni animaliste, alla polizia municipale o al libero cittadino che per amore ed empatia nutre questi randagi abbandonati completamente a se stessi. Tu da vigliacco hai risolto il problema a modo tuo procurando una morte dolorosa e lenta ad animali che hanno solo la colpa di esistere senza essere gestiti e presi in considerazione dagli enti responsabili di un comune che si dichiara pet free. Teniamo a dirti che faremo una denuncia contro ignoti per dare a queste povere anime un po di giustizia».
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