Felice Cavallaro alle “Notti Clandestine” presenta il suo romanzo

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Si è concluso il terzo appuntamento delle “Notti Clandestine” a Termini Imerese. Ad aprire la serata la presentazione del romanzo “Francesca” Storia di un amore in tempo di guerra” (Solferino Editore) di Felice Cavallaro, editorialista del Corriere della Sera. A dialogare con il giornalista, Roberto Tedesco, tra gli organizzatori della kermesse.

«Questo libro è un romanzo che racconta una storia d’amore per conquistare una platea di lettori composta soprattutto da ragazzi che non sanno, che non erano nati allora, ma anche tanti adulti che sanno e hanno rimosso, che sanno e si sono voltati dall’altra parte – ha commentato Cavallaro – Racconto questa storia d’amore tra Francesca Morvillo e Giovanni Falcone per illustrare, pagina dopo pagina questa gioia, questa speranza, che cerca di unire le vite di due persone e che a ogni pagina, a ogni capitolo viene soffocata da un dramma che sconvolge la loro vita e le nostre vite. Vogliono fare una gita a Favignana? E ammazzano Boris Giuliano. Cercano di pensare a un weekend sereno? E uccidono Pio La Torre. E così Carlo Alberto Dalla Chiesa e poi Chinnici e poi una sequela di orrori che hanno segnato la stagione più buoia della Sicilia, con Giovanni Falcone e Francesca Morvillo che hanno pagato il prezzo più alto, circondati anche da veleni che non riguardano soltanto Cosa nostra, ma tante persone e anche tanti loro colleghi, tanti magistrati che hanno finito per ostacolare l’idea di riscatto che Falcone aveva della Sicilia come impegno civile ma soprattutto l’impegno di un magistrato che ha cercato di costruire gli strumenti per battere sul serio Cosa Nostra e destrutturarne almeno l’ala militare come poi è accaduto. Come? Attraverso gli strumenti che aveva ideato: la Dia (Direzione investigativa antimafia) o la Dna (Direzione nazionale antimafia), quindi la super procura, dove volevano che lui non andasse perché pensavano che stesse costruendo una poltrona per il suo potere. Ebbene – ha aggiunto il giornalista – tutto questo oggi ci fa capire come invece attraverso ciò che Falcone faceva, siamo riusciti ad avere ragazzi che vivono in un epoca in cui questi orrori sembrano una cosa lontana, del passato. Appunto per questo ho sentito il bisogno di costruire un romanzo che accendesse l’attenzione di quei ragazzi un po’ disattenti. Non possiamo accontentarci che sia stata destrutturata l’ala militare di cosa nostra e questa già è una cosa importantissima. A parte il fatto che può sempre rigenerarsi, quindi l’attenzione deve esere massima, è sconfortante sapere che i depistaggi, le omissioni, gli orrori hanno finito per impedire la costruzione di una verità completa. Sappiamo tutti che questa non c’è quindi, ben venga il lavoro di chi continua a cercarla al di fuori e al di là di ogni teorema o costruzione redatta a tavolino».

In seguito, è stato proiettato il film “Nuovomondo” (regia di Emanuele Crialese). Durante la serata è intervenuto il regista Luciano Accomando, che ha ritirato il Premio “Gatto Barlacio” alla carriera per conto di Aurora Quattrocchi, tra i protagonisti della pellicola.

«Il nostro è un progetto sociale che prevede il coinvolgimento di trenta detenuti dell’IPM Malaspina – ha commentato Accomando parlando di Scianél, sua ultima fatica cinematografica – L’idea era quella di portare un po’ di arte, bellezza, luce all’interno dell’IPM con l’idea di formare questi ragazzi per dar loro anche la possibilità di comprendere che c’è qualcosa di nuovo e di diverso. È stato un percorso che è iniziato con dei laboratori sui mestieri del cinema che sono stati curati da Antonio Rau (direttore della fotografia), Mirko Cangiamila (fonico) e Alessia D’Amico (scenografa). È stato un percorso corale – ha aggiunto il regista – dove tutti hanno dato il proprio meglio. Abbiamo fatto le riprese all’interno dell’IPM anche per dare ai ragazzi la possibilità di testare le competenze acquisite durante il percorso formativo. Con me hanno scritto la sceneggiatura, abbiamo lavorato su questo soggetto, Scianél, questa favola moderna ambientata allo zen, quartiere palermitano. Abbiamo avuto un grande cast composto da Lollo Franco, Maurizio Bologhna, Salvo Piparo, Giuditta Perriera, Stefania Blandeburgo, Patrizia D’Antoni, Federico Cimò e Daniele Verciglio. Le prossime tappe? Andiamo in sala montaggio a settembre e poi si svolgerà un altro laboratorio sempre all’IPM sull’estetica cinematografica».

La kermesse proseguirà oggi, 4 agosto, con la presentazione del romanzo “Jacu” (Fazi Editore) di Paolo Pintacuda (alle ore 19.00). Seguirà alle 21.30 la proiezione del film Tuttapposto (regia di Gianni Costantino). Interverranno Paolo Pintacuda e Ignazio Rosato (sceneggiatori) e Maurizio Bologna (tra i protagonisti della pellicola).

L’evento “Notti Clandestine” è stato patrocinato dall’assessorato Regionale del Turismo, sport e spettacolo, dal Comune di Termini Imerese, dall’associazione Addiopizzo, dal Museo del Motorismo siciliano e della Targa Florio e dalla ZIT (Associazione imprese Zona Industriale di Termini Imerese) e ha avuto il contributo di LVS Group, Enel e Tecnimpianti Navim Group.
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