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“Gli elementi che si traggono dal fascicolo del pubblico ministero ad avviso del giudice smentiscono la tesi suicidiaria e lasciano pensare che Mario Biondo fu ucciso da mani rimaste ignote e successivamente collocato in una posizione atta a simulare un suicidio….e per queste ragioni che ad avviso dello scrivente pur essendo rintracciabile dal fascicolo del pubblico ministero numerosi segmenti probatori che depongono per la tesi omicidiaria sostenuta dagli opponenti, la distanza di tempo dai fatti da cui si procede ha di fatto pregiudicato la possibilità di svolgere delle indagini che avrebbero potuto consentire di individuare gli autori dell’ipotizzato omicidio, per tale motivo ha disposto l’archiviazione del fascicolo”.
Ecco una parte della motivazione con cui il gip di Palermo Nicola Aiello ha archiviato l’inchiesta sul decesso di Mario Biondo, cameraman trovato morto nella sua casa di Madrid il 30 maggio 2013.
La famiglia del cameraman, sposato con una nota giornalista spagnola, si batte da anni per avere la verità sul decesso del figlio trovato impiccato alla libreria con una pashmina legata al collo.
Lo sfogo nelle parole della madre Santina sui social:
Dopo oltre 9 anni dalla morte di Mario Biondo, il Gip di Palermo, Dott. Nicola Aiello, ha accolto la linea difensiva della famiglia Biondo e con Ordinanza dell’ 1 Agosto 2022 ha sostenuto che : “Gli elementi che si traggono dal fascicolo del Pubblico Ministero ad avviso del Giudice smentiscono la TESI SUICIDARIA e lasciano pensare che Mario Biondo fu ucciso da mani rimaste ignote e successivamente collocato in una posizione atta a simulare un suicidio…. e per queste ragioni che ad avviso dello scrivente pur essendo rintracciabile dal fascicolo del Pubblico Ministero numerosi segmenti probatori che depongono per la tesi OMICIDIARIA sostenuta dagli opponenti, la distanza di tempo dai fatti da cui si procede ha di fatto pregiudicato la possibilità di svolgere delle indagini che avrebbero potuto consentire di individuare gli autori dell’ipotizzato omicidio, per tale motivo ha disposto l’archiviazione del fascicolo. Difatti scrive ancora il Gip: “Al momento del ritrovamento del cadavere, nell’immediatezza dei fatti, avrebbero dovuto essere svolte attività investigative ( intercettazioni ambientali, telefoniche, acquisizioni di tabulati) che non sono state svolte e che dato il tempo trascorso non avrebbero potuto essere svolte dalle Autorità giudiziarie italiane”. Il Gip ha tenuto conto:”delle innumerevoli contraddizioni contenute nelle deposizioni rese dalla vedova del Biondo, ad avviso del giudicante, avrebbero dovuto indurre gli inquirenti spagnoli a predisporre un immediato servizio di intercettazioni telefoniche e ambientale l, diretto ad acquisire ogni possibile elemento utile all’accertamento della verità del fatti”. “Ad avviso di questo Giudice rimane il dubbio relativo l’ematoma riportato dal Biondo nella zona temporale sinistra del cranio e persino visibile dalla riproduzione fotografica e sempre secondo il decidente, incompatibile con una dinamica suicidaria eziologicamente collegabile al decesso del Biondo”.
In merito agli esiti dell’esame autoptico del Prof Procaccianti, pur nell’accertata buona fede di tale accertamento, secondo il Gip:”gli esiti della consulenza autoptica sono stati viziati e persino compromessi dall’eccessivo lasso di tempo trascorso tra l’evento morte del Biondo e il momento in cui è stata eseguita l’autopsia, si ritiene conseguentemente che tali accertamenti presentino diversi profili di incertezza di guida da non poter essere ritenuti attendibili”.
La famiglia Biondo ringrazia l’impegno profuso già dal Gip di Palermo Dott. Roberto Riggio nel 2020, nonché nell’odierna Ordinanza da parte del Gip di Palermo, Dott Nicola Aiello, nell’avere con estrema attenzione, valutato il complesso compendio indiziario cristallizzato nel corso del tempo ed esprime la propria soddisfazione per essere riusciti, dopo anni di durissime battaglie giudiziarie, ad ottenere per la prima volta una pronuncia da parte di un Organo Decidente della Magistratura Italiana che il decesso del loro amato congiunto, non sia da ricondurre ,come sino ad ora sostenuto ad un’ipotesi suicidaria ma faccia propendere piuttosto per un’ipotesi di OMICIDIO, sebbene abbia disposto archiviazione per evidenti limiti processuali.
La famiglia Biondo chiede allo Stato Italiano di dare immediato sostegno ed impulso ad ogni più utile iniziativa processuale, tramite il canale diplomatico che possa finalmente condurre in Spagna all’apertura di un fascicolo avente ad oggetto “L’OMICIDIO DI MARIO BIONDO”, nonché delle indagini approfondite su tutte le gravissime omissioni delle Autorità spagnole, delle mendacita’ e reticenze dei testi che a vario titolo hanno reso delle dichiarazioni, in qualità di persone informate dei fatti, già agli atti delle Autorità giudiziarie italiane e spagnole.
Ringraziamo per il grande impegno e risultato ottenuto, i nostri difensori: Carmelita Morreale e Fabio Falcone ed inoltre i consulenti che ancora oggi ci supportano e ci hanno permesso di dimostrare l’omicidio di Mario Biondo .
(Che fosse un omicidio e non suicidio si sapeva già, lo sa pure un bambino di 5 anni. In questo preciso istante penso ad alcuni personaggi che poco tempo fa, sono venuti ad insultarmi nella pagina, a minacciare ed a fare brutti commenti nella pagina, solo perché sposavo la tesi omicidio. A qualcuno dava e dà fastidio che la verità sia omicidio. Hanno aperto pagine, gruppi, ecc per diffamare la storia di Mario ed offendere tutte le persone che andavano contro la loro tesi “suicidio”, ho sempre pensato che il tempo è galantuomo, questo tempo è arrivato, per loro stendo un velo pietoso, invece per gli assassini, per i complici e per chi ha depistato, dico: il tempo per voi si stringe. La giustizia è vicina. A te Mario, a te Mariuzzu, a te che ti hanno offeso, umiliato, in tutti i modi, ti difenderò sempre. Un bacio fin lassù)
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