Operaio morto a Cefalù: giornata di sciopero nel cantiere del raddoppio ferroviario Ogliastrillo

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A seguito della morte dell’operaio di 51 anni deceduto sul colpo cadendo da un’altezza di quattro metri mentre era nel cestello del sollevatore per sostituire un pannello del tetto di un capannone, è stata proclamata oggi una giornata di sciopero nel cantiere del raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Cefalù. I colleghi hanno deposto un grande mazzo di fiori sul luogo dove è avvenuto l’infortunio al loro collega e hanno esibito dei cartelli con la scritta “Basta morti sul lavoro”.

Lo sciopero, proclamato per 24 ore dai sindacati degli edili di Fillea, Filca, Feneal, ha bloccato le attività del cantiere. I lavoratori, stanno scioperando per 4 ore a ogni turno, il primo si è svolto dalle 6 alle 10. Buona l’adesione da parte dei lavoratori, che oggi si alterneranno nell’azione di protesta lungo le 24 ore in cui si svolge l’attività.

“Sono ancora molto colpiti da questo fatto drammatico e con lo sciopero di oggi vogliamo rilanciare, da uno dei cantieri più grossi della provincia, un segnale forte e chiaro di mobilitazione e chiedere alle istituzioni di intervenire con fermezza sui temi della sicurezza sul lavoro – dichiarano il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo, il segretario generale Filca Cisl Palermo Trapani Francesco Danese e il segretario Feneal Uil tirrenica Salvatore Puleo – Quest’altro lutto, che si aggiunge a una lunga serie di incidenti mortali sul lavoro, impone di non abbassare la guardia. Dobbiamo fermare questa carneficina. A maggior ragione nelle grandi opere, soprattutto se sono in corso lavorazioni particolari, tutti gli accorgimenti legati alle misure di sicurezza devono essere aumentati”.
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