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Il noto artista era ricoverato da qualche giorno in gravi condizioni nel reparto di rianimazione. Le sue parole nel post: «Cari fan brigantoniani – si legge nel post pubblicato dalla figlia Alessia – volevamo darvi solo belle notizie e rivederlo insieme a voi su un palco a farci sorridere tutti, ma il buon Dio ha fatto la sua volontà portandolo con sé. Stasera mio padre ci ha lasciati, ma solo fisicamente lasciando a tutti noi un vasto repertorio musicale indelebile, inripetibile e inimitabile. Lui diceva in una scenetta o canzone, adesso nn ricordo bene, sicuramente voi la conoscete : ” Brigantony cì né 1, tutto il resto è una volgare imitazione”. Riposa in pace papà. Grazie a tutti per il vostro caloroso affetto da parte mia e tutta la mia famiglia».
Nato nel rione Cibali, a Catania, nel 1976 all’età di 28 anni emigra in Belgio, dove inizia a lavorare come muratore. Con alcuni risparmi riesce ad incidere il primo disco “A bella vita” (inizialmente uscito col titolo “A zita pilusa”- letteralmente “La fidanzata pelosa” ma subito cambiato).
La musica di Brigantony spazia dalla tarantella siciliana (Tarantella erotica, Tarantella cumannata ecc.) al rock (Nannu rock, U vinu sicilianu, Mi stuppai na fanta, ecc.), dal boogie-woogie allo swing, alla dance anni Ottanta e Novanta (Semu fuiuti frischi ecc.), dal rap (Opa’cche bellu ‘u cinima) al pop, alla latino-americana, fino al blues.
https://youtu.be/V9gJLq7O9g4
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