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Tutto ha un inizio; ivi compresa la cosiddetta “movida” al nostro Belvedere, dove tanti giovani la sera e soprattutto nel periodo estivo, si riuniscono nei numerosi locali per trascorrere il loro tempo libero.
Ma quale fu il primo punto di ritrovo ad aprire i battenti in quella zona dando inizio alle riunioni di gruppo? Ebbene ci da risposta un verbale della nostra Giunta Comunale che reca la data del 4 maggio 1955; e con il quale si rilasciava la concessione per l’apertura di un chiosco-bar proprio al belvedere.
Ecco nel dettaglio cosa riporta il documento:
“……Facendo uso della facoltà di cui all’articolo 201 della vigente legge comunale……DELIBERA concedere, al signor Bazzone Antonio di Antonio, l’uso di metri quadri 8 di suolo demaniale, per la costruzione di un chiosco-bar per la vendita di bibite. Tale area….sarà concessa sul marciapiede antistante la villetta del Belvedere Principe di Piemonte e precisamente nel punto libero compreso tra le prime due aiuole esistenti nel primo viale che inizia dalla serpentina Paolo Balsamo…..”
L’apertura di quel locale, avvenuta poi a luglio, e son quindi passati 67 anni, fu un successo; ed i giovani, soprattutto d’estate, vi si riversavano ogni pomeriggio e fino a tarda sera. Inizialmente si trattò di un “casotto” di legno e compensato che il proprietario, il cui mestiere era quello di carpentiere, costruì in proprio. Nino Bazzone, divenne presto un personaggio popolare; ed il simbolo del suo locale, poi ampliato e costruito in calcestruzzo, fu un grosso ciclope con in mano un cono che lui, quasi come un portafortuna, aveva voluto mettere sul tetto e pure disegnato sul bancone.
Presto arrivò anche il juke box; e lo spiazzo antistante si riempì di tavoli. Ma il vero boom del bar Bazzone furono gli hot dog caldi, che Nino per primo fece conoscere ai termitani su suggerimento del fratello che abitava in America.
Siamo già negli anni sessanta e u “cani cauru”, come i giovani simpaticamente chiamavano quel panino morbido con il buco e con dentro un gustoso wurstel ricoperto di salsa di senape, andava a ruba.
Il successo del chiosco Bazzone al Belvedere non passò inosservato; e così, con il passare degli anni, anche altri incominciarono a capire le potenzialità di quel luogo come punto di ritrovo per i ragazzi.
Oggi quel chiosco è chiuso; ma il Belvedere è ormai considerato il luogo della movida; che sappiamo essere una moderna forma di aggregazione sociale favorita dalla presenza di locali di vario tipo. In realtà però la movida termitana del Belvedere, era iniziata ben 67 anni fa e proprio grazie al chiosco di Nino Bazzone.
E non sarebbe male se gli ormai tanti locali della zona se ne ricordassero; magari organizzando insieme, e proprio a luglio, una bella serata a tema!
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