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Le attività d’indagine finalizzate all’individuazione delle disponibilità economico-imprenditoriali riconducibili ad appartenenti all’organizzazione mafiosa “
Cosa nostra”, svolte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Palermo, avevano già portato, nel marzo 2020, all’emissione da parte della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, che aveva accolto le richieste della locale Procura della Repubblica, di un provvedimento di
confisca di beni per un valore complessivo di circa 2.000.000 euro a carico di BADAGLIACCA Antonio, nato a Monreale il 27.04.1946, recentemente
deceduto.
Con il provvedimento è stata dichiarata l’irrevocabilitàdella confisca e l’ingente patrimonio, riconducibile a “Cosa nostra”, è entrato definitivamente a far parte del patrimonio dello Stato.
BADAGLIACCA Antonio era stato tratto in arresto nell’operazione denominata “Perseo” con l’accusa di essere stato il reggente della famiglia mafiosa di Monreale, riportando una condanna ad anni 8 e mesi 6 di reclusione.
Il provvedimento di confisca definitiva ha riguardato i seguenti beni: 3 abitazioni site in Monreale (PA); 2 ville site in Monreale (PA); 3 magazzini siti in Monreale (PA); 1 lastrico solare sito in Monreale (PA); 10 appezzamenti di terreno siti in Monreale (PA); 18 rapporti bancari.
Guardia di Finanza: sequestro da 100 milioni di euro a costruttore edile vicino ai Graviano e alla mafia di Trabia
Il Tribunale di Palermo - Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della locale Procura della Repubblica – DDA, ha emesso un decreto di confisca del patrimonio di Gaspare Finocchio (classe ’31) divenuto irrevocabile con sentenza della Corte di Cassazione, per un valore stimato di oltre 100 milioni di euro, eseguito dai finanzieri del Comando Provinciale…
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