La Procura ha aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti, per chiarire dove il bambino abbia trovato il metadone e come lo abbia assunto.
Indagano i carabinieri del gruppo di Monreale, contattati direttamente dai medici dell’Ospedale dei Bambini dopo i primi accertamenti e le analisi del sangue che hanno rivelato la presenza di tracce di metadone, un oppioide sintetico utilizzato come analgesico nelle cure palliative ma anche per ridurre l’assuefazione nella terapia sostitutiva della dipendenza da stupefacenti.
Secondo una prima ricostruzione, il bambino avrebbe bevuto da una bottiglietta, che gli sarebbe stata offerta come tè fresco da alcuni ragazzini. Il piccolo, al rientro a casa, si sarebbe sentito male e avrebbe avuto delle convulsioni.
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