All’iniziativa sono stati invitati e hanno partecipato i giovani del Centro Padre Nostro e dell’Istituto Giovanni Falcone dello “Zen”.
Intorno all’atrio monumentale della Biblioteca Centrale è stata allestita un’esposizione fotografica relativa al periodo 1966-1973, in cui il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa fu al Comando della Legione Carabinieri “Sicilia”, con alcune immagini risalenti agli anni 1949-50 in cui, con il grado di Capitano, fu a capo del Gruppo Squadriglie del Comando Forze Repressione Banditismo, con sede a Corleone; fu lì, indagando sull’omicidio del segretario della Camera del Lavoro di Corleone Placido Rizzotto, che riuscì a identificare e portare a processo tutti i suoi assassini. Un rapporto sull’indagine, a firma dell’allora Capitano dalla Chiesa, fa parte dei documenti oggi in mostra.
All’interno di una delle sale, oltre alla proiezione permanente di un documentario, è stato collocato altro materiale storico che arriva fino al 1982, anno della nomina a Prefetto di Palermo e della morte, per mano mafiosa, avvenuta il 3 settembre in un agguato in cui persero la vita, insieme a lui, la moglie Emanuela Setti-Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo: dalle prime pagine dei quotidiani che annunciavano la strage, al rapporto giudiziario, al mandato di cattura a firma del giudice istruttore Giovanni Falcone nei confronti di 14 indagati.
L’inaugurazione della mostra, con il taglio del nastro, è stata preceduta dagli interventi del Direttore della Biblioteca, dell’Assessore, e del Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia”, che ha ringraziato l’Ispettore Regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, Dott. Ignazio Buzzi e il curatore della “Sala della Memoria”, Generale di Brigata Michele di Martino, per la fondamentale opera di raccolta documentale. Nella circostanza, la Fanfara del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, dopo aver sfilato lungo la centralissima via Vittorio Emanuele suonando marce militari del proprio repertorio, partendo dalla caserma sede del Comando Legione Carabinieri ‘Sicilia’ e fino alla Biblioteca Centrale della Regione Siciliana “Alberto Bombace”, si è esibita nel cortile della predetta Biblioteca.
La mostra rimarrà aperta e liberamente accessibile al pubblico fino al prossimo 2 ottobre.
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