La differenza è sostanziale, in quanto nel 2020 la ripartizione era al 65% per le utenze domestiche e il 35% per quelle non domestiche e commerciali così come quest’anno 2022 che è ritornato ad essere un anno senza sgravi particolari e di ripartizione “normale”.
Il 2021 invece l’amministrazione ha scelto di adottare una una ripartizione diversa, al 60% per le utenze domestiche e il 40% per quelle non domestiche e commerciali, sfruttando così degli sgravi COVID per le utenze non domestiche e alleggerendo anche le famiglie, sgravi che nel 2022 non ci sono.
Dunque risulta corretto confrontare le tariffe e l’aumento, sancite dall’ultima seduta del Consiglio Comunale del 30 maggio u.s., con il 2020 e le cifre della simulazione sono molto diverse rispetto a quelle che abbiamo letto per un mero errore sui social nei giorni scorsi. Eccole sotto riportate:
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