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Il fatto
Ai coniugi viene notificato un avviso di accertamento da parte del Comune di Termini Imerese «per omesso/par-ziale/tardivo versamento tassa sui servizi indivisibili Tasi 2016». L’importo, comprese sanzioni e interessi, ammonta a 467 euro.
Così marito e moglie, non trovando la ricevuta che attesta il pagamento avvenuto in passato ma consapevoli di avere sempre provveduto a pagare, hanno provveduto a pagare l’intero importo, utilizzando il modulo inviato dal Comune.
Successivamente i coniugi Merlino trovano la ricevuta del versamento effettuato e si recano all’ufficio tributi del comune di Termini Imerese per chiedere la restituzione del secondo pagamento, ma gli addetti al servizio rispondono che non è più possibile chiedere il rimborso. Dall’ufficio tributi – contattato dal GDS – fanno sapere che la norma non prevede il rimborso di somme versate a seguito di accerta-menti divenuti definitivi. Le somme che possono essere rimborsate, entro 5 anni, sono solo quelle versate in maniera spontanea.
Una vicenda spiacevole per la famiglia termitana
«Una vicenda che ha amareggiato i miei genitori e che ha indebolito la fiducia che nutro verso le istituzioni – afferma il figlio Sergio D’Amore al GDS -. Ammesso che il Comune (o meglio i dipendenti comunali) sbaglino in buona fede, perché il cittadino deve soccombere davanti a una norma ingiusta?».
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