Mario Barcellona, con grande maestria realizza “u cuddaru”, con meravigliosi disegni rifiniti con pelle di vitello, dove a sua volta viene inserito un campanaccio, creando delle vere e proprie opere d’arte, dal suono particolare e distintivo messo al collo dell’animale per aiutare gli allevatori a riconoscere, anche a distanza, una mucca dall’altra.
L’attaccamento per la propria terra, il sacrificio di prendersi cura degli animali con tanta dedizione e amore, risale da tempi remoti e giunge oggi a noi con solide radici attraverso le giovani generazioni, per non dimenticare gli antichi mestieri, per farli durare nel tempo oltre creare oggetti destinati ad essere osservati con interesse e voglia di scoprire le origini di una comunità ricca di storia e cultura.
Giuseppe Mesi
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