«Di Giovanni Carollo, caccamese nel cuore e nell’anima, ho tantissimi ricordi. Era una buona forchetta e anche davanti ad una pizza, per esempio una castellana con salsiccia, era sempre festa – ricorda il caccamese Pippo Intile -. Oppure il pesce fresco a Mondello. Giovanni non solo questo, mi mancherà il tuo sorriso quando giungevi a Caccamo per il Beato Giovanni dagli Stati Uniti e con il tuo solito modo meraviglioso di porgerti all’altro: “Pippoooo, arrivaiu, pigghiamuni u cafè ni Muscarella”. Ciao Giovanni riposa in pace. Giovanni…un grande dolore oggi».
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