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L’ufficializzazione dovrebbe arrivare domani nella gazzetta ufficiale che lo renderà operativo, sono stati stanziati 650 milioni di euro che verranno divisi fino al 2024 per un totale di quasi 2 miliardi.
Per le auto elettriche
Gli incentivi prevedono che per l’acquisto di auto elettriche fino a 35 mila euro più iva, è possibile richiedere un contributo statale di 3 mila euro.
Alla quale si possono sommare ulteriori 2 mila euro rottamando un mezzo di classe inferiore a Euro5.
Per veicoli ibridi plug-in
Gli incentivi prevedono che per l’acquisto di auto elettriche fino a 45 mila euro più iva, è possibile richiedere un contributo statale di 3 mila euro.
Alla quale si possono sommare ulteriori 2 mila euro rottamando un mezzo.
Per veicoli tradizionali e alcune tipologie di mild hybrid e full hybrid
Gli incentivi prevedono che per l’acquisto di auto elettriche fino a 35 mila euro più iva, è possibile richiedere un contributo statale di 3 mila euro.
Alla quale si possono sommare ulteriori 2 mila euro rottamando un mezzo.
Per motociclette elettriche e ibride
(categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e) il bonus è del 30% del prezzo fino a 3mila euro, e del 40% fino a 4mila euro se viene rottamata una moto in una classe da Euro 0 a 3.
Per motociclette termiche
(categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e) è invece previsto, a fronte di uno sconto del venditore del 5%, un contributo del 40% del prezzo d’acquisto e fino a 2500 euro con rottamazione.
La finalità del bonus è di ravvivare il mercato già provato dalla scarsa reperibilità delle materie prime e dal peso economico della guerra.
Le previsioni del governo sono di raggiungere, grazie a questi nuovi incentivi, 200.000 immatricolazioni di nuovi veicoli.
La piattaforma
Dove si possono effettuare le prenotazioni di auto partirà il 25 maggio, ma i contratti di vendita saranno validi già dal 16 maggio.
Per sostenere gli incentivi, il ministro allo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha voluto la creazione di un fondo automotive da 8,7 miliardi che aiuterà anche la transizione delle imprese verso la mobilità elettrica evitando evitando pesanti ripercussioni sull’occupazione.
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