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Appena annunciate le dimissioni di altri quattro consiglieri.
TRABIA – Il terremoto giudiziario delle scorse settimane diventa adesso formalmente un caso politico. Dall’avvio delle indagini a carico dell’Amministrazione Comunale, una raffica di istituzioni ha di fatto “svuotato” gli organi cittadini del paese. Il primo a farsi di lato è stato il sindaco, Leonardo Ortolano, che ha lasciato la fascia tricolore dopo essere risultato indagato. Indagato anche il presidente del Consiglio, Salvatore Vallelunga, che insieme ad altri due consiglieri comunali ha rassegnato le proprie dimissioni nella giornata di ieri.
Ma a farsi da parte è stato anche il vice sindaco Giuseppe Campagna, che però ha lasciato la carica per motivi di salute.
Adesso, a completare il quadro, arrivano le dimissioni di quattro consiglieri di opposizione: Eleonora Terrasi, Anna Milone, il capogruppo Luigi Chiaramonte e l’ex candidato sindaco arrivato secondo Guido Miccolo.
In una nota trasmessa pochi minuti fa, gli esponenti della compagine “Esperienza e Rinnovamento” (che è legata politicamente quasi nella sua totalità a Fratelli d’Italia), hanno comunicato di aver inviato una pec all’Ente per formalizzare il proprio abbandono del Consiglio Comunale. Una scelta che gli stessi hanno definito “ponderata”, dopo anni di attenta opposizione e maturata non per una familiarità con quanto accaduto nei giorni scorsi a Trabia, ma proprio “per favorire lo sviluppo delle indagini, accelerare sul commissariamento degli organi cittadini e riportare il comune alle elezioni”.
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