Utilizziamo questa foto (in evidenza) di spalle vista la presenza di un minore. Una delle scene più belle che oggi abbiamo visto, l’amore per la Targa: una passione che si insegna fin da piccoli, che i genitori coltivano portando i propri figli alle gare creando così continuità ed entusiasmo da generazione in generazione.“Continuate la mia opera perché l’ho creata per sfidare il tempo” , furono infatti le parole di Vincenzo Florio, il suo testamento.
Conlusa la 106° edizione Targa Florio che vede salire sul podio Damiano De Tommaso e Giorgia Ascolone seguiti al secondo e terzo posto da Andrea Crugnola e Pietro Ometto, Fabio Andolfi e Manuel Fenoli. Al quarto posto, Giandomenico Basso e Lorenzo Granai.
Aveva partecipato nonostante un problema fisico alla schiena, Giandomenico. Questa gara gli avrebbe fatto comprendere se potesse avere dei problemi con lo sforzo della guida. Ma nonostante tutto è andata. Fu la Skoda Fabia Evo che l’anno scorso lo fece vincere, quest’anno è una Skoda Fabia rally 2 che fa esultare De Tommaso. Pare che le Skoda, in questi ultimi due anni stiano portando fortuna e profumo di vittoria.
Soddisfatta la coppia De Tommaso- Ascalone di trionfare.
Giorgia, l’abile navigatrice di Damiano,è figlia d’arte, il padre è Giorgio Ascalone pilota di rally sin dal 1975.
Fra le varie avventure insieme, i due avevano vinto il rally della città di Bassano nel 2019 e,di recente,a Sanremo, si erano aggiudicati il secondo posto. Solo per un pelo non erano riusciti ad aggiudicarsi la finale, avavevano infatti puntato proprio sulla Targa Florio il riuscire ad avere finalmente questa grande soddisfazione. E infatti se la sono guadagnata. Un traguardo che quindi era stato precedentemente sognato. Aveva studiato bene, il percorso Giorgia, considerava infatti il suo ruolo fondamentale. Ogni viaggio va esaminato con cura nel dettaglio:i luoghi, le cartine, i tracciati, c’è molto lavoro dietro per poter governare al meglio il pilota.Un successo quindi,questa simbiosi tra i due al volante, una sincronia di tecnica ed una complicità che hanno permesso di portare a casa la vittoria a bordo della Skoda Fabia rally2. Ma altrettante le emozioni degli altri protagonisti di questa edizione che ha fatto battere i cuori del loro pubblico che da mesi aspettavano impazienti questo attesissimo evento e nonostante il maltempo, sotto forti acquazzoni, riparandosi sotto ombrelli ed impermeabili, nelle varie zone madonite hanno dimostrato la loro calorosa presenza: da vera tifoseria,la gente non si è mossa dalla loro postazione assistendo con interesse alle gare automobilistiche ed acclamando gli idoli con sostegno affettivo sfidando un clima inaspettato e poco primaverile che non ha comunque impedito ai piloti meglio di dare il loro meglio restituendo fiducia ai fans. Anzi, hanno dato prova di sé dimostrando competitività professionale,destrezza e bravura lungo i rettilinei e curve bagnate, fortemente battute dalla pioggia. All’inizio, forse per loro,un po’ di timore per il possibile andamento e prospettive di gara a causa delle perturbazioni, ma nella pratica, poi,nessun timore. Erano
lì proprio per divertirsi, per mettere alla prova le loro abilità e questo tipo di difficoltà metereologica non li ha per niente scoraggiati ma ha acceso principalmente l’adrenalina, messo in pratica esperienze pregresse,tecniche, preparazione, nervi saldi.
E così è andata. Emozioni su emozioni.
Si giunge in finale nonostante sia purtroppo saltata la prova Scillato- Polizzi lasciando delusione principalmente per i residenti del luogo che da tempo addietro attendevano con ansia questo evento e si erano preparati per una degna accoglienza. Ma ci si rifarà.
Una bella conclusione nonostante tutto dove si evincono spirito sportivo ed amicizia fra i finalisti che si congratulano fra loro e festeggiano scambiandosi piogge di spumanti. Commovente il sentire lo sfondo dell’inno italiano che suggella fierezza ed orgoglio per uno sport che unisce e che si perpetua nel tempo portando ancora dopo anni un entusiasmo comune, assiene a tanta aggregazione, gioia, senso di appartenenza, continuità di generazioni.
“We are the champion” dei Queen immortala il momento, incornicia le emozioni vissute in questi due giorni, le fa ripercorrere nella mente dei presenti.
Anche la Stampa, gli organizzatori, che hanno vissuto assieme ai protagonisti più momenti seguendone i dettagli, sono partecipi della conclusione della giornata e parte integrante di un successo sinergico piacevole di essere stato sentito, bello da poter raccontare.
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