Lo dice l’ultima edizione dell’Indice del Dono, il rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti che mette in fila i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2021 all’atto dell’emissione della carta d’identità nelle anagrafi dei 6.845 Comuni italiani in cui il servizio è attivo.
L’Indice, diffuso in occasione della 25sima Giornata nazionale della donazione degli organi che si celebra domenica prossima, è espresso in centesimi ed è elaborato tenendo conto di alcuni indicatori come la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi.
Dietro il primato di Geraci (91,84/100) – dice il rapporto – c’è la vicenda della piccola Marta Minutella, geracese di 11 anni scomparsa nel marzo 2021.
I genitori della bambina, vittima di una leucemia fulminante, avevano subito chiesto la possibilità di donare gli organi della figlia, ma il prelievo non è stato possibile a causa della patologia che ne aveva causato la morte.
Nonostante ciò, i signori Minutella hanno voluto comunque firmare simbolicamente il consenso al prelievo, la testimonianza di questa famiglia ha colpito profondamente i concittadini: mentre nel 2020 a Geraci l’opposizione alla donazione sfiorava il 58%, dopo la morte di Marta i contrari sono crollati al 4,6% e l’astensione al 10,7%.
Il piccolo paese delle Madonie è riuscito così a risalire in 12 mesi di quasi 6mila posizioni nella classifica nazionale e a conquistarne la vetta.
Al secondo posto della classifica regionale c’è invece Marianopoli (CL), con un indice del dono di 85,93/100: nel comune nisseno l’anno scorso non è stata registrata nessuna opposizione, ma il tasso di astensione è più alto (33,9%): questi numeri hanno permesso alla cittadina di piazzarsi al sesto posto nella classifica nazionale dei piccoli comuni (meno di 5mila abitanti).
Terzo posto regionale per Ustica (PA), mentre è da segnalare l’ottavo posto nazionale di Corleone (PA) tra i comuni medio-piccoli (5-30mila abitanti).
Tra le province, Enna è la migliore tra le siciliane, 83° su 107 a livello nazionale, seguono Messina (85°), Ragusa (89°), Palermo (94°), Trapani (95°), Siracusa (96°), Agrigento (97°), Catania (102°) e Caltanissetta (104°). Complessivamente la Sicilia è risultata 19° tra le regioni italiane, con un indice del dono di 51,8/100 (consensi alla donazione 58,7%, astenuti 44,7%), sotto la media nazionale che nel 2021 si è attestata a quota 59,23/100 (consensi 68,9%, astenuti 44,3%) ma con risultati in crescita rispetto allo scorso anno.
Fonte Ansa
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