“Pietro era molto geloso di Roberta, mia figlia aveva un rapporto conflittuale con lui proprio per questa forte gelosia che nutriva nei suoi confronti. La cercava a ogni ora del giorno e della notte. Le controllava spesso il telefonino”. Queste le parole di mamma Iana, che nonostante sia afflitta dall’immenso dolore per la prematura perdita della dolce Roberta, ha trovato la forza per intervenire e lottare per ottenere verità e giustizia per la propria figlia. “Mia figlia amava la vita – ha aggiunto mamma Iana – voleva iscriversi in un istituto privato per recuperare gli anni di scuola persi”.
Nel corso dell’udienza svoltasi nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo – davanti alla seconda sezione della Corte d’Assise, presieduta da Vincenzo Terranova, sono stati sentiti anche papà Filippo ed il fratello di Roberta, Dario.
Nell’udienza di lunedì, invece, sono stati ascoltati il maggiore Giuseppe Scrima, il maresciallo Giancarlo Maugeri ed il tenente colonnello Carlo Giovanni Romano dei Ris che hanno riferito sull’esito degli accertamenti sulla scena del crimine, il campo sportivo di Caccamo.
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