Petralia Soprana: “La Trattoria da Salvatore” compie 40 anni di attività FOTO

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Petralia Soprana: la famosa trattoria Ruvutuso “da Salvatore”, situata nella piazzetta di San Michele, poco distante dalla chiesa di Santa Maria di Loreto, festeggia 40 anni d’attività.

«Sono stati anni di successi gastronomici – commenta Salvatore, il proprietario -tante le mie soddisfazioni, la più grande, i miei figli». 

Sì, perché non si tratta solo della storia di un’attività ma anche della bella storia di una famiglia.

LA STORIA DELLA TRATTORIA DI PIAZZA SAN MICHELE EI RICONOSCIMENTI 

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La trattoria “Da Salvatore”, nel corso degli anni, ha ricevuto diversi premi in campo gastronomico. Di recente è stato inserito tra le guide del Giornale di Sicilia che raccontano storie di sapori, piatti, profumi e impressioni della nostra isola. Un ulteriore riconoscimento che in quarant’ anni , traguardo da loro raggiunto quest’anno, è davvero una soddisfazione. 

I PREMI

La Chiocciola , il riconoscimento che il Presidente Carlo Petrini dà alle migliori trattorie in Sicilia, solo in 13 e dal 2008 al 2019, sempre conferita tutti gli anni; 

l’inserimento al   GAMBERO ROSSO con un gambero, per noi una grande soddisfazione intesa come una medaglia sul campo e nelle guide internazionali come  Routard nel 2015,2016,2017; poi  Lonely Planet ha ricevuto un certificato d’eccellenza al Trip Advisor ;

 un riconoscimento dall’accademia della cucina italiana scritta dal giornalista Orio Vergani .

Questo ha spronato il proprietario Salvatore Ruvutuso e la sua famiglia con cui assieme gestisce il locale, a fare sempre di più, a continuare ad mandare avanti la sua passione culinaria se non la sua stessa tradizione. 

Quei gusti ricercati, selezionati, sfiziosi ed impeccabili della Sicilia, arricchiti dalla genialità mediterranea e personalizzati da un tocco tedesco sono stati quali creati da Salvatore il  da giovane, appena diplomato, si recò in Germania  alla ricerca lì nuove esperienze 

«Ho avuto il mio  primo approccio con i ristoranti lavorando in una pizzeria a Colonia, apprendendo così il mestiere e formandomi professionalmente come pizzaiolo e aiuto cuoco presso un signore delle nostre zone, nell’attesa di potermi sistemare poiché non intendevo inizialmente tornare a Petralia Soprana – racconta Salvatore – L ‘immobile dove si trova attualmente il locale, acquistato da mio padre era un albergo, il Jolly True Hotel,  nato negli anni molto famoso , e meta di turisti francesi, anche perché la proprietaria all ‘ epoca, la signora Camille Dupas,  moglie del signor Mazara francese d’origine, collaborava tantissimo con il club mediterraneo di Cefalù.

A causa di vari motivi fu costretto a chiudere e mio padre decisi di rilevarlo investendo danaro al mio rientro dalla Germania con l’intento di aprire un nostro albergo-ristorante e per iniziare, nel 1982, creai un locale dove preparavo prevalentemente cucina tedesca come ad esempio delle insalate di pasta, gulash, wurstell, hamburger, eccetera. Riprendendo il nome dell’ex albergo lo chiamai “Jolly pub” , ebbe grande successo e fu molto frequentato suscitando curiosità, inteso come una sorta di novità  – continua poi Salvatore -. Dopo tre anni, nel 1985 , ho preso in gestione il boschetto vincendo la gara d’appalto assieme ad un amico che mi collaborava con la “cucina contadina”, di cui era esperto. Abbiamo unito le nostre piatti arti con le specialità che avevo imparato in Germania e abbiamo iniziato a preparare minestroni,  fave bollite, grigliate e tipici per sette anni, trascurando perchè un po’ l’attività del pub , ma anche questa esperienza mi ha formato mi ha dato la possibilità di sperimentare una cucina a me nuova grazie all’esperienza di Michele , il mio socio-collaboratore».

Fu grazie a questo periodo che Salvatore prese la decisione di realizzare il suo sogno in trattoria, creando così la sua “ piccola pineta ”, nel cuore della piazzetta di San Michele, a pochi chilometri dalla chiesa di Santa Maria di Loreto e dal belvedere, costeggiato dalla tipica strada nobiliare percorsa un tempo da carrozze che si presta a far da scenario, che prese il nome “Da Salvatore” . 

IL CONTESTO FAMILIARE 

Un locale caratteristico, d’impronta rustica, calato in un contesto familiare poichè ad affiancare l’audace e intraprendente Salvatore, in questi anni, è stata la moglie M aria che e lo ha sempre affiancato ed è stata suo braccio destro in cucina, poi crescendo, si sono aggiunti i figli Lilly, Giusy e Davide che l’hanno aiutato ed agevolato e sono stati preziosi se non fondamentali.

Tante le soddisfazioni lavorative dell’intraprendente ristoratore di Loreto, ma la più grande è stata il perpetuare della sua attività mediante il costruttivo e costante impegno con determinazione, voglia di fare, grazie anche all’entusiasmo dei suoi ragazzi che hanno dimostrato molta dimestichezza, affabilità e cordialità verso tutti i clienti e amore soprattutto dedizione verso il lavoro e la famiglia. Sono molto portati per la cucina senza aver seguito dei corsi, doti naturali perché hanno appreso tutto attraverso la sola osservazione e qualche iniziale direttiva, davvero sorprendenti. Per questa gestione del locale è stato adesso affidata a loro. Tutti e tre, infatti, motivo d’orgoglio

DAVIDE, IL FIGLIO, È LO CHÊF

In particolare, il figlio minore di Salvatore, Davide, ha acquisito grande abilità nel lavorare e manipolare l’impasto della pizza, è rinnomato per l’estrema maestria, professionalità e rapidità. Degno figlio d’artista in cucina, è stato anche menzionato infatti nella guida del Giornale di Sicilia, diventato oramai con la pratica chêf e maestro di gusto acquisendo le competenze di pizzaiolo dal padre e culinarie della madre. 

È lui che seleziona gli ingredienti per la preparazione di piatti innovativi combinandoli con stile, creando gusti nuovi, passando dalle frittate rustiche e alla vasta gamma di antipasti, ai prelibati ragù di carne e sughi succulenti che delineano il locale di cucina casalinga assieme all’assortimento di carni madonite nostrane che vengono consegnati i secondi piatti più richiesti assieme ai dolci di produzione alle tante specialità della casa ricreate e prese in eredità. Buon sangue non mente!

LA VOGLIA DI ANDARE AVANTI CON IMPEGNO

«Nel 1990 , infatti l’ input e il tocco che mi ha permesso di andare avanti sempre in meglio, creando più specialità oltre alle pizze e in special modo le grigliate di carne, il fiore all’occhiello e attrazione del localecontinua Salvatore –  è stato l’allestimento del forno a legna. Poi alla fine anni 2000, il Parco delle Madonie, cui era all’epoca Massimo Belli, mi ha coinvolto per fare insieme un calendario del Parco Presidente degli alimenti tipici cui gli ingredienti principali delle ricette erano a base di erbe e verdure locali che crescevano spontaneamente nel territorio madonita come ad esempio il cardo, il finocchietto selvaticodella Sicilia, tre di esse in particolare, quindi, sulle pagine del calendario. 

Successivamente il presidente ha portato al locale una delegazione di Slow food (la nota associazione internazionale no profit impegnata a ridare valore al cibo) per il pranzo a seguito di un convegno, cui era presente Pietro Sardo, presidente della Biodiversità, che alla vista dei nostri menù come ad esempio i l ” fagiolo badda” che è un presidio  Slow food, la frittata di ricotta, le verdure e una serie di piatti eccezionali. Così siamo stati poi inseriti nella guida di osterie, Hostery Italia ».

La trattoria è anche stata anche frequentata dal noto attore Antonio Albanese , originario di Petralia Soprana , il quale venendo a trovare i parenti, si è fermato delle volte con piacere al ristorante quando si è ritrovato in zona (vedi foto sopra in galleria).

L’anno scorso si sono anche intrattenuti a mangiare l’attore, conduttore televisivo e comico, Neri Marcorè ed Edoardo De Angelis , cantautore e paroliere italiano, in visita a Petralia Sottana, a seguito di un evento. 

Aprire un’attività speciale in un piccolo centro comporta proprio dei sacrifici, può essere un rischio come una scommessa, ma se ci si sa fare i risultati si colgono nel tempo. Bisogna sempre osare ed essere intraprendenti per ottenere che i propri sogni e desideri possano realizzarsi così com’è successo a Salvatore e la sua famiglia.

 
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