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Il Forum ha rappresentato l’occasione per chiamare a raccolta gli esponenti del sistema pubblico e privato dell’Isola sulle questioni più importanti da affrontare per costruire insieme un futuro comune per la Sicilia. Al centro anche l’agenda di programmazione 2021-2027 che potrà beneficiare delle proposte emergenti nella giornata di oggi e dal roadshow territoriale dell’Act Tank. La Pubblica Amministrazione, infatti, ha sempre più bisogno di un supporto di idee e contributi da parte delle imprese e delle parti sociali.
Tuttavia, questa posizione di rilievo è potenzialmente messa a repentaglio da un trend di sviluppo che è stato più lento rispetto alle altre Regioni meridionali: la Sicilia è ultima nel Mezzogiorno per tasso di crescita (+3,7% a prezzi correnti, -0,3% a prezzi costanti) nel quinquennio 2015-2019, un valore pari alla metà di quello registrato dalla Puglia. Nel 2020 la Sicilia è stata tra le regioni che hanno registrato la minore contrazione della ricchezza generata a livello territoriale (-6,2 punti percentuali di Valore Aggiunto tra il 2019 e il 2020, terzultima in Italia), ma resta al penultimo posto per Pil pro capite, con un valore (17mila euro) inferiore alla metà del primo in classifica. Nel mercato del lavoro, nel decennio 2010-2019 vi è stata una riduzione degli occupati pari a -1,6 punti percentuali, unica regione in Italia con un valore negativo, insieme alla Calabria.
L’Act Tank Sicilia ha progettato ed elaborato un cruscotto di monitoraggio strategico, formato da 50 indicatori (Key performance indicator – Kpi) suddivisi 4 macro-aree, 8 esigenze strategiche e 2 fattori trasversali: questo strumento consente di misurare il posizionamento della Sicilia sulle priorità strategiche e di individuare gli ambiti di intervento alla luce della performance dell’Isola a confronto con le altre regioni italiane. Sulle 4 macro-aree strategiche prese in esame, la Sicilia deve migliorare le proprie prestazioni soprattutto con riferimento a “Formazione, innovazione e ricerca” (punteggio complessivo di 0,11 su una scala crescente da 0 a 1) e “Ambiente, energia ed economia circolare” (0,32), su cui è in ultima posizione tra le 20 regioni italiane. Allo stesso tempo, la Sicilia è penultima nel macro-ambito “Economia e società” (punteggio di 0,27), mentre si colloca in 14esima posizione con riferimento alla macro-area “Turismo e cultura” (punteggio di 0,30).
«Il Tableau de Bord – commenta *Valerio De Molli, managing partner e ceo di The European House – Ambrosetti *– evidenzia le aree di lavoro su cui intervenire per poter anticipare e gestire il cambiamento su più fronti, a partire, ad esempio, dalla transizione sostenibile. Le proposte d’intervento dell’Act Tank Sicilia spingono verso una diversificazione del mix energetico per raggiungere una progressiva autonomia nella generazione energetica, aspetto più che mai centrale nell’attuale contesto geopolitico, e consentono di rendere più solidi alcuni settori trainanti dell’economia regionale. La Sicilia ha tanti asset che possono essere utilizzati per migliorare la performance complessiva del territorio. Ad esempio, l’Isola è prima nel Mezzogiorno con 7 dei 58 siti tutelati dall’Unesco in Italia, il sistema portuale siciliano vede 4 dei primi 20 porti del Paese per numero di tonnellate di merci movimentate e l’aeroporto internazionale di Catania è primo in Sicilia e secondo nel Mezzogiorno per traffico passeggeri».
Agrifood e Grande distribuzione organizzata: dotare la Sicilia di operatori della Gdo forti, in crescita e in espansione fuori dalla Regione che agiscano da volano per la competitività del settore agroalimentare siciliano, permettendo di valorizzare le filiere locali e affermare i prodotti del “Made in Sicily” sui mercati nazionali e internazionali, attraverso la creazione di “patti di filiera” integrati tra Gdo e produttori locali in logica “a Km zero” nelle filiere di eccellenza dell’Agrifood siciliano (a partire da ortofrutta, filiera viti-vinicola, produzione avicola e prodotti della panificazione).
Turismo e cultura: potenziare e rafforzare la visibilità del “brand Sicilia” a livello internazionale e favorire l’attrazione e lo sviluppo di grandi gruppi imprenditoriali (nazionali e internazionali) nel settore ricettivo per sostenere una crescita quantitativa e qualitativa dell’offerta turistica (la densità ricettiva è meno della metà rispetto all’Italia, con spazi di intervento nel segmento di hotel di fascia alta); incentivare nuove forme di fruizione digitale del patrimonio culturale; rinnovare e ammodernare l’offerta turistica, garantendo fruibilità e accessibilità del patrimonio artistico-culturale tramite interventi di restauro e tutela dei siti e rafforzando le opere infrastrutturali per facilitare i collegamenti tra le varie aree della Regione (con particolare attenzione verso i borghi storici e le aree interne); rafforzare il ruolo della certificazione di sostenibilità turistica nelle politiche del turismo regionale.
Dotazione infrastrutturale per la connettività materiale e immateriale per supportare e valorizzare il posizionamento centrale della Sicilia nel bacino del Mediterraneo. Secondo l’Act Tank Sicilia occorre: completare entro il 2024-2026 le infrastrutture di trasporto strategiche per la connettività interna della Sicilia su ferro e gomma (tra queste, la linea ferroviaria Av-Ac Messina-Catania-Palermo e le opere di manutenzioni straordinarie nelle principali autostrade siciliane), facendo leva sugli interventi previsti dal Pnrr e dalla nuova programmazione europea; per efficientare i flussi logistici delle merci dirette verso il resto d’Italia e all’estero via mare, specializzare funzionalmente il porto di Catania come porto turistico e attribuire le funzioni commerciali al porto di Augusta come piattaforma logistica integrata del Mediterraneo; introdurre in tutti i porti siciliani sistemi telematici per velocizzare l’afflusso dei tir e ridurre i tempi di attesa per i tempi di carico/scarico delle merci; lanciare un piano di infrastrutturazione della rete a banda larga e ultra-larga a partire dalle aree interne e rurali della Sicilia maggiormente esposte al rischio di spopolamento ed esclusione sociale; realizzare una campagna di comunicazione/sensibilizzazione per cittadini e imprese sulle competenze digitali.
Il futuro della Sicilia, costruito attorno a questi assi, potrà proiettarsi sempre più verso il Mediterraneo, contribuendo a superare i conflitti di sviluppo che da sempre animano le macro-aree del Paese e l’Europa.
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