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E’ una tragedia tutta italiana quella accaduta ieri in Belgio, nel comune di La Louvière.
Le vittime, con cittadinanza o con origini italiane, emigrati tempo fa verso questa regione del Belgio. Anche i due ragazzi che a bordo della loro vettura, una Bmw serie 5 nera si sono scagliati a tutta velocità sulla folla, facendo sei vittime e lasciando a terra una dozzina di feriti gravi.
Sembrava una domenica tranquilla di festa e di spensieratezza, tutti in piazza per “ramassage des Gilles”, una manifestazione che si teneva per la prima volta dopo due anni di stop per la pandemia. All’improvviso l’arrivo dell’auto a forte velocità ed il caos generale, tra urla e pianti dei presenti.
Paolo Falzone guidava la Bmw, seduto accanto il cugino Nino. Due siciliani dell’agrigentino che vivono a La Louvière. Paolo è appassionato di corse, sui suoi social sono tanti i video dove spinge la vettura al limite di velocità, vantandosi delle imprese spericolate.
Dalle prime ricostruzioni si sa che poco prima di fare strage, i due erano in discoteca i risultati dei test tossicologici devono ancora essere resi noti. All’inizio si è temuta la ripresa di attentati islamici ma gli investigatori escludono totalmente la pista terroristica. Proprio il sostituto procuratore di Mons Damien Verheyen ha dichiarato che non è neppure chiaro se sia stato un gesto volontario o meno.
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