Le banconote più interessanti sono tuttavia le Specimen, riconoscibili per una vistosa scritta presente su ambo i lati, collocata trasversalmente. Si tratta di una forma di emissione particolarmente rara, destinata a personalità molto importanti e al presidente stesso della Banca Centrale Europea: uno di questi esemplari da 20 ero può essere valutata fra i 1.200 e i 2.000 euro.
Come tutte le altre banconote dell’euro, anche la 20 euro presenta un design condiviso da tutti i paesi utilizzatori: si notano raffigurazioni di stile gotico (13°-14° secolo) in tutte e due le versioni. Esattamente come ogni forma di emissione cartacea infatti anche i 20 euro hanno subito un più che discreto restyling a partire dal 2015, quando la Banca Centrale Europea ha autorizzato la produzione e la diffusione delle banconote della serie Europa, ossia quelle oggi più comunemente utilizzate.
I 20 euro condividono con tutti gli altri “tagli” una riconoscibilità relativa alla rarità che è direttamente proporzionata al codice seriale: se questo presenta poche cifre, ad esempio solo 2 o 3 il valore nominale raddoppia o triplica, mentre se sono effettivamente tutti uguali, la banconota può valere anche 10 volte il valore nominale.
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