Operai ex Fiat a lutto: è scomparso Giovanni Faraci, operaio simbolo della vertenza

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I lavoratori dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese sono a lutto. É scomparso, all’età di 62 anni,  Giovanni Faraci. L’operaio, addetto al montaggio dal 1981, è stato colto da un arresto cardiaco, ma era anche diabetico.

Giovanni Faraci, iscritto al sindacato Fiom, è stato uno dei promotori della vertenza iniziata nel 2002, sempre in prima linea nelle manifestazioni di protesta, è diventato l’operaio simbolo della vertenza degli operai Fiat (come è possibile vedere nelle foto sotto in galleria).

«Giovanni è stato un grande lottatore, un compagno sensibile. Non hai mollato il suo mondo, quello della fabbrica, i suoi compagni di lavoro, sempre in prima fila, con la Fiom nel cuore. Con lui se ne va una persona per bene e di immenso valore», così lo ricorda il giornalista Ansa, Alfredo Pecoraro

Il ricordo del segretario Fiom Sicilia, Roberto Mastrosimone

«Giovanni Faraci è stato simbolo della vertenza Fiat, un un grande lavoratore: è stato assunto in Fiat nel 1981 e ha sempre lavorato al montaggio. Durante la vertenza è stato sempre presente, sempre in prima linea, è stato proprio l’emblema della lotta per il lavoro e per la difesa della fabbrica – racconta Mastrosimone – Questa è la dimostrazione di quanto lui amasse ritornare a lavorare in fabbrica. Giovanni era una persona speciale per la Fiom perché è stato sempre presente, ha lottato, ha sostenuto il nostro sindacato, l’hanno conosciuto tutti i nostri leader nazionali, sempre pronto ad ascoltare i colleghi, a confrontarsi con loro.

Mi mancherà un compagno, un amico, un fratello – continua il leader della Fiom Sicilia – Giovanni ha sostenuto ogni mio progetto, come operaio sindacalista Rsu. Era un lavoratore leale, sempre presente, ha dimostrato l’impegno ed il rispetto verso i colleghi, verso il lavoro, soprattutto verso il sindacato.  Non ci sono parole per raccontare tutta la mia riconoscenza per ciò che è stato Giovanni, rimarrà sicuramente per me un esempio.

Giovanni: un amico, un  fratello, una persona  a cui ho voluto tanto bene e a cui riconosco soprattutto il sostegno che mi ha donato in questi lunghi anni d’attività sindacale – ha concluso Roberto Mastrosimone -.  Il mio cordoglio va alla moglie, ai due figli ed ai nipoti. Lui era un uomo che si è dedicato moltissimo alla famiglia, al lavoro, ai colleghi, all’amicizia ed al divertimento. Giovanni era un divertimento continuo, pertanto sarà una grande mancanza che ci porteremo tutti e, in particolare, che mi porterò nel cuore per sempre».

Il cordoglio del segretario provinciale della Uilm, Vincenzo Comella

«Ho appreso ieri con dispiacere che Giovanni Faraci è venuto a mancare troppo prematuramente – ha affermato il segretario provinciale della Uilm, Vincenzo Comella – personalmente ho un ricordo lunghissimo, nel mio periodo di attività lavorativa abbiamo condiviso lo stesso spazio di lavoro gomito a gomito, il ricordo persona allegra che si faceva voler bene, altruista e solidale con i colleghi, mi piace ricordare che Giovanni insieme ad altri pochi colleghi non ha fatto mai mancare la sua presenza a nessuna manifestazione o sit-in a sostegno della vertenza. Riposa in pace caro amico».

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