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Donna con tumore in stato avanzato regredisce dopo il vaccino anti-Covid

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Un gruppo di ricercatori il MD Anderson Cancer Center di Houston hanno reso noto il caso di una donna di 61 anni statunitense che a seguito della vaccinazione anti Covid, secondo quanto dichiarato dai ricercatori in uno studio pubblicato sul «Journal for Immunotherapy of Cancer».

La donna era affetta da un tumore delle ghiandole salivari  (carcinoma mioepiteliale della parotide sinistra) aveva già subito un intervento ed era stata sottoposta a radioterapia per rimuovere le cellule cancerogene. Ma dopo i trattamenti durante un controllo erano state riscontrate delle metastasi polmonari.

Alla donna ed ai medici a seguito di quest’ultima diagnosi non restava che attendere il decorso della malattia, con una certa progressione al peggioramento, infatti in breve tempo la massa polmonare era raddoppiata, passando da 1, 4 a 3 centimetri. 

Con questa progressione i medici hanno tentato con la sperimentazione. Come ogni paziente prima di ogni terapia, in questo periodo, è stata sottoposta alle due dosi di vaccino anti-Covid nello specifico il Moderna.

Il post integrale da twitter.com


Ma proprio a seguito di questo vaccino, durante i controlli successivi: le Tac hanno dimostrato una sostanziale riduzione delle lesioni e un cambiamento nella composizione delle cellule tumorali, infatti proprio quest’ultime contenevano al loro interno cellule del sistema immunitario (linfociti B, linfociti T, cellule dendritiche e natural killer).

L’ipotesi dei medici è che «L’intensa risposta infiammatoria stimolata dal vaccino potrebbe aver promosso una risposta antitumorale».

Lo staff medico guidato da Renata Ferrarotto, direttore del dipartimento di oncologia dei tumori della testa e del collo dell’MD Anderson Cancer Center hanno costatato: «Notevole riduzione del numero assoluto di cellule tumorali e della frazione di esse che proliferavano in maniera attiva». 

Si pensa quindi che la risposta immunitaria al vaccino abbia stimolato una risposta anche contro il tumore è alla base dell’immunoterapia, questa tecnica innovativa e di ultima generazione ha ottenuto anche il Nobel per la Medicina nel 2018.

Su questa base la medicina tratta alcuni tumori come il (melanoma e carcinoma squamocellulare), del polmone, del rene, del colon, della vescica, stimolando il sistema immunitario a reagire contro le cellule tumorali.

Nel caso della donna si tratterebbe di una attivata scatenata involontariamente dal vaccino, magari tra qualche anno, a seguito dei dovuti studi, controlli e valutazioni da parte degli scienziati potrebbe essere una valida cura.
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