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Ecco i dati diffusi dal NOAA ed i rilevamenti dei satelliti
Il brillamento ha espulso della massa coronale (CME) che si sta dirigendo verso il nostro pianeta, gli scienziati hanno previsto l’arrivo del CME per il 13 marzo, con effetti prolungati anche il 14 marzo.
In questa sequenza registrata dal Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) possiamo vedere la nube di particelle che viene espulsa dal Sole:
Il CME causerà delle tempeste geomagnetiche di classe G2 (ovvero moderate).
Ma fortunatamente nessun rischio per l’umanità, solo tanto stupore e meraviglia grazie alle aurore boreali che si potranno osservare, che possono apparire anche molto più a sud rispetto ai due poli.
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