La Cesi, Conferenza episcopale siciliana, riunitasi mercoledì scorso nella sede di corso Calatafimi a Palermo, ha annunciato l’assenso allo svolgimento delle processioni.
Dopo due anni di pausa, determinata dalle restrizioni per la pandemia da Covid-19, il “via” per la Processione del venerdì santo, sembra ormai realtà.
I Vescovi di Sicilia hanno riflettuto sulla ripresa delle processioni religiose a partire dalla domenica delle Palme, qualora il Governo italiano il 31 marzo, revochi lo stato di emergenza.
La Processione dei Misteri di Trapani ha origini spagnole, organizzata dal 1974, dall’Unione Maestranze, è composta da diciotto gruppi scultorei più i due simulacri di Gesù nell’Urna, e dell’Addolorata.
I sacri gruppi, realizzati in legno, tela e colla sono opere d’arte realizzate fra il XVII e il XVIII secolo dai maestri artigiani trapanesi (alcuni, danneggiati nel tempo, sono stati ricostruiti in epoche successive).
Sono affidati a una o più categorie di artigiani ed escono dalla chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, nell’omonima piazza del centro storico cittadino, alle 14 del venerdì santo.
Vi rientrano a partire dalle 8 del sabato santo e alle 14, è l’ingresso dell’Addolorata a chiudere la processione.
«Accogliamo con gioia l’apertura della Cesi,
verso la ripresa delle processioni della settimana santa. Sono stati due anni di sofferenza quelli senza la Processione dei Misteri – afferma Giovanni D’Aleo, presidente dell’Unione Maestranze – ora si affaccia finalmente all’orizzonte, la possibilità di riaverla fra le strade della città.
Siamo fiduciosi e ci metteremo immediatamente al lavoro per restituire ai trapanesi la loro Processione. Non sappiamo ancora quali potrebbero essere le modalità di svolgimento, lo vedremo nei prossimi giorni e saremo pronti a rispettare qualunque norma e restrizione necessaria a garantire la sicurezza pubblica.
Il nostro obiettivo è quello di portare i sacri gruppi dei Misteri, fuori dalla chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, il “come” ciò avverrà, si vedrà: alle14
del venerdì santo il portone della chiesa si riaprirà e i sacri gruppi ripagheranno la lunga attesa».
La storica dell’arte, Lina Novara, studiosa dei gruppi statuari della Processione, afferma: “I sacri gruppi dei Misteri, meritano l’opportuna attenzione, poiché oltre al loro valore artistico, da quattrocento anni, narrano la devozione popolare trapanese.
Non possiamo che essere contenti della ripresa della Processione, con la speranza, che eventuali modifiche non la sviliscano. Sarebbe un peccato».
«È prematuro, pensare alle modalità di svolgimento della Processione del venerdì santo a Trapani- le parole del Prefetto, Filippina Cocuzza -bisognerà ancora seguire l’andamento dei contagi da Coronavirus.
Speriamo si potranno avere le opportunità di rivivere gli eventi religiosi, con le modalità di fede a cui si era abituati prima della pandemia».
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