Sessho-seki: si è spezzata la “pietra assassina” della mitologia giapponese FOTO

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Il Sesshō-seki (殺生石 lett. “Pietra Assassina”) è una pietra presente nelle montagne vulcaniche di Nasu, un’area della prefettura di Tochigi, in Giappone, famosa per le sorgenti termali sulfuree. Nella mitologia giapponese, si dice che la pietra uccida chiunque entri in contatto con essa.

Il 5 marzo 2022 è stato riferito che la pietra si sarebbe divisa in due parti, probabilmente a causa degli agenti atmosferici naturali.

La pietra maledetta secondo la tradizione, improvvisamente, spaccata a metà a diffondere, secondo molti, il suo influsso negativo e il suo alito di morte.

La Sesshō-seki, la “pietra assassina” della mitologia giapponese, che, stando alle antiche credenze, intrappolerebbe uno spirito maligno e sarebbe in grado di uccidere chiunque entri in suo contatto, si è divisa improvvisamente in due parti, “liberando” così lo spirito e soprattutto diffondendo paura e superstizione. E non solo a livello locale. La leggenda, infatti, è nota a livello internazionale. Oscure profezie e nefaste previsioni sono rimbalzate rapidamente sui social in Giappone e non solo.

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Leggenda

Si crede che la pietra sia nata dalla trasformazione del cadavere di Tamamo-no-Mae, una bella donna che era in realtà una kitsuneyōkai del folclore giapponese.

Ella lavorava per un malvagio daimyō che complottava di assassinare l’Imperatore Konoe e di prenderne il trono. Ma, come narrato nell’Otogizōshi, quando la donna-volpe fu uccisa dal famoso guerriero Miura-no-suke, il suo corpo divenne il Sesshō-seki.

Però, il Sesshō-seki era perseguitato da Hoji, un’altra reincarnazione di Tamamo-no-Mae; fino a quando il monaco buddhista Genno, dopo essere stato minacciato da Hoji, non eseguì dei riti per la purificazione della sua anima. Alla fine Hoji cedette a Genno e lasciò Sesshō-seki.
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