Vespa e zaino in spalla. Carolina Varchi è pronta ad affrontare la sua nuova avventura elettorale, che potrebbe portarla ad essere il primo sindaco donna della città di Palermo eletto direttamente dai cittadini. Trentotto anni, una bambina di un anno, carriera forense e una storica militanza politica alle spalle. Nel 2018 il salto a Roma, con l’elezione alla Camera dei Deputati, nelle liste di Fratelli d’Italia, il partito che lei stessa ha contribuito a fondare. Una storia politica molto “rock” la sua, lei che – più che una pasionaria – è sempre stata una giovane dialogante con le diverse anime della coalizione (da quella più moderata a quella più estremista), creando legami e riscuotendo apprezzamenti anche a sinistra.
Si dice entusiasta di affrontare la nuova sfida per il capoluogo siciliano, nelle elezioni amministrative che dovrebbero tenersi nella seconda metà di maggio, tra circa due mesi. Carolina, che è originaria di Trabia ma è cresciuta e vive a Palermo, punta al “dopo Orlando”, in una competizione elettorale che si preannuncia rovente quanto incalzante. A poche settimane dalla presentazione delle liste infatti, nonostante molti candidati al Consiglio Comunale siano già fuori con i propri “santini” ormai da tempo, nessuno dei due schieramenti più forti ha ufficializzato il nome del proprio cavallo di battaglia, del proprio aspirante primo cittadino.
Così nel campo del centrosinistra (dove, tra mille frenate e altrettanti distinguo, sembra farsi strada la candidatura di Franco Miceli), come pure nel centrodestra, dove i nomi in lizza sono almeno tre e quello della Varchi al momento risulta essere l’unico “ufficiale”.
Ma la partita di Palermo si gioca in contemporanea con quella di altre città (vedi Messina) e quasi in maniera sovrapposta a quella della regione (i cui vertici verranno rinnovati a novembre). E’ probabile quindi che si arrivi ad un accordo “regionale”, se non addirittura “nazionale”, tra le forze politiche che attualmente governano la Sicilia, per marciare compatti nelle diverse competizioni in programma.
Varchi intanto prepara i manifesti e annuncia una campagna elettorale incentrata sui servizi e puntando sul dato generazionale: “Sono una giovane donna rimasta nella mia città, la mia ‘piccola patria’, e voglio offrire un’alternativa a tutti quei ragazzi che come me ha deciso di restare in questa meravigliosa terra“.
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