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Oggi siamo abituati a vederla così, ben tenuta e con la sua unica navata.
Diverse erano invece le sue condizioni fin nei primi anni del novecento quando la chiesa di Santa Maria di Gesù, priva di ogni manutenzione, era addirittura diventata un magazzino comunale e rischiava pure di crollare.
Ma c’è di più; essa infatti doveva essere ben diversa da come la vediamo oggi.
Infatti nel suo lato destro è riportata la esistenza di una serie di cappelle, forse comunicanti, al cui interno c’erano altari ben proporzionati e la loro ampiezza e profondità era tale per cui vi si potevano sistemare anche sedie od inginocchiatoi.
Questo è quello che si rileva da un documento comunale del 1903 che ci da notizia anche del fatto che, privati dell’attiguo convento che era diventato caserma dei Carabinieri, i sacerdoti non avevano più posto dove alloggiare; mettendo quindi a rischio pure ogni attività di culto.
Fu così che nel 1904 su iniziativa del canonico Rocco Cusimano la chiesa tornò nella disponibilità dei Minori Osservanti che, con l’aiuto dei fedeli ed il sostegno tecnico degli ingegneri Giuseppe ed Antonino Indovina, riuscirono a far costruire sopra quelle cappelle un nuovo piccolo convento.
Ma vediamo cosa è testualmente scritto in questo documento:
“…..Questa chiesa si trova in uno stato abbastanza deplorevole, non solo di manutenzione e di riparazione, ma anche di stabilità.
Oltre a ciò difetta completamente di un ricovero per i sacerdoti, che vi devono esercitare il culto e siffatto ricovero è assolutamente necessario onde i sacerdoti medesimi non dimorino lontano dalla chiesa specialmente per mantenere il culto senza interruzione e di non essere distratti da nessun altro pensiero che non sia il culto medesimo.
Per ovviare ai detti due gravissimi inconvenienti s’è fatto fare un progetto d’arte per cui le cappelle a destra di chi entra siano ridotti a semplici altari…e così colle novelle costruzioni si viene a ottenere i seguenti vantaggi;
rinforzare le mura e gli archi, in atto pericolanti, delle cappelle che si chiudono e con lo spazio ottenuto delle abolite cappelle fare le stanze per la rettoria….”
Si faceva quindi ricorso alla chiusura delle cappelle di destra, addossandovi un nuovo corpo di fabbrica, che è quello che vediamo oggi, e da dove sarebbero stati ricavati gli alloggi per i sacerdoti.
Ma il documento ci fa anche una interessante relazione dello stato in cui si trovava allora la chiesa proprio in quel suo lato destro e che ci viene così descritta:
“…..Visitate le cappelle in numero di cinque esistenti a destra di chi entra, notonsi dei quadri in tela movibili, nonché statue, croci ed affreschi sui muri, in parte sciupati; alcune delle volte e pareti sono decorate a stucco, stile barocco…..nelle due cappelle ultime vi sono quattro sarcofaghi, due in marmo massiccio con intarsi a vario colore e due in pietra calcare, che possono ritenersi di valore artistico….” – Questa era quindi la nostra chiesa di Santa Maria di Gesù, detta la Gancia, nell’anno 1903.
Termini Imerese: la storia della chiesa di Santa Maria del Gesù - La Gancia VIDEO
Il video a cura di Mariano Barbara https://www.youtube.com/watch?v=gWlabm8Hg_4
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