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Il 2 Marzo del 2003 Petri era impegnato, assieme ai colleghi Bruno Fortunato e Giovanni Di Fronzo, in un servizio di scorta viaggiatori a bordo di un treno regionale della linea Roma-Firenze.
Poco prima della stazione di Castiglion Fiorentino (AR), decide di controllare i documenti di un uomo ed una donna.
Non poteva immaginare che si trattasse di Mario Galesi e Nadia Desdemona Lioce, due neo-brigatisti già ricercati per l’omicidio del professor Massimo D’Antona.
Nel timore di essere scoperti, la loro reazione è improvvisa e feroce.
Galesi punta la pistola al collo di Petri.
In pochi attimi si scatena un conflitto a fuoco, in cui Emanuele e lo stesso brigatista rimarranno uccisi.
Il Sovrintendente Bruno rimarrà gravemente ferito, mentre la Lioce verrà tratta in arresto.
Il COISP ricorda Emanuele e gli rende onore.
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