Dalle 10 alle 18, nei due giorni, il personale sanitario sarà a disposizione di chiunque voglia vaccinarsi contro il Coronavirus: lavoratori dell’aeroporto, utenza, viaggiatori, accompagnatori, ma l’appuntamento è aperto in generale anche ai cittadini di Palermo e dei comuni vicini allo scalo aeroportuale, dice la struttura commissariale covid di Palermo.
Questa mattina il sopralluogo tecnico del commissario Covid, Renato Costa, allo scalo di Punta Raisi, alla presenza di Giovanni Scalia e Natale Chieppa, rispettivamente amministratore delegato e direttore generale di Gesap, società di gestione dell’aeroporto. Per l’anamnesi, la somministrazione e la consegna delle certificazioni è stata individuata la sala arrivi, area check-in C: qui si dovrà recare chiunque voglia vaccinarsi in aeroporto il 17 e 18 febbraio.
Per aderire non servirà alcuna prenotazione. Basterà presentarsi nei giorni e alla fascia oraria indicati con documento d’identità e tessera sanitaria. Chi verrà dall’esterno, appositamente per vaccinarsi, potrà parcheggiare nell’area di sosta P2 dell’aeroporto; presentando alla cassa manuale il certificato di avvenuta vaccinazione, avrà diritto a uno sconto sul prezzo del parcheggio, che sarà pari a un euro l’ora per le prime due ore di sosta.
“È un’iniziativa che si inscrive nel solco della collaborazione tra la Gesap e la struttura commissariale per l’emergenza Covid di Palermo – dice Giovanni Scalia, ad di Gesap – Abbiamo voluto che fosse destinata non solo ai lavoratori e agli utenti dell’aeroporto ma a tutta la comunità, per permettere di ricevere la somministrazione anche a chi non ha ancora completato il ciclo vaccinale. Sempre d’intesa con la struttura commissariale, stiamo lavorando anche a una nuova area tamponi nello scalo aeroportuale, che possa essere più facilmente raggiungibile dai passeggeri”.
“Sarà un esperimento per capire se possiamo allestire un nuovo centro vaccinale permanente, a disposizione della popolazione – afferma Renato Costa –
L’esperienza ci insegna che affiancare molteplici aree di somministrazione, anche con squadre sanitarie itineranti, al solido punto di riferimento dell’hub è la strategia vincente per potenziare ulteriormente la campagna vaccinale. È quello che facciamo da sempre: cercare di avvicinare il vaccino ai cittadini, proponendolo anche in scenari di vita quotidiana al di fuori dei contesti più strettamente sanitari”.
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