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Prete in chat con minore termitano: rinviato a giudizio

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Giudizio immediato per padre Vincenzo Esposito, il sacerdote di 64 anni, originario di Caltavuturo ma assegnato alla parrocchia di San Feliciano Magione (Perugia).

Il sacerdote avrebbe chiesto dietro pagamento prestazioni sessuali a quattro sedicenni attraverso delle videochiamate. Il prete è stato in passato anche parroco a Termini Imerese. La procura di Termini Imerese ha chiesto e ottenuto il processo per il sacerdote.

Il sacerdote era stato arrestato ad agosto 2021

Esposito era stato arrestato dai carabinieri ad agosto dell’anno scorso, insieme alla madre di una delle presunte vittime. Il prete è difeso dall’avvocato Renato Vazzana, la madre dei ragazzini coinvolti nella vicenda dall’avvocato Giuseppe Minà. Per la donna le indagini sono ancora in corso.

dL’indagine è nata tra aprile e luglio. I carabinieri stavano indagando su un’altra indagine e si sono imbattuti nelle telefonate tra il sacerdote e i bambini. Il sacerdote, originario di Caltavuturo in provincia di Palermo, avrebbe compiuto atti sessuali a distanza, sfruttando le chat dei social network. Le vittime, per lo più ragazzini di famiglie indigenti, sarebbero state pagate, secondo quanto emerso nel corso delle stesse indagini, utilizzando anche i soldi delle offerte dei parrocchiani.

Anche una donna arrestata

Il prete venne arrestato con una donna di Termini Imerese. Il figlio della donna sarebbe una delle vittime del sacerdote. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della compagnia di Termini Imerese.

Il prete e la donna sono indagati per prostituzione minorile aggravata. In cambio di piccole somme di denaro, il sacerdote avrebbe ottenuto dalla madre il permesso di compiere atti sessuali, seppure a distanza, in chat con il figlio e avrebbe scambiato materiale pornografico tramite i social network.

Le richieste del prete ai ragazzini contattati sui social in chat sarebbero state molto esplicite. Chiedeva video e videochiamate dietro il pagamento di soldi. Erano le stesse vittime che chiedevano di avere ricaricato la carta prepagata. Adesso il prete, originario di Caltavuturo, si trova in una struttura della Curia per il recupero dei sacerdoti con problemi psicologici. Nell’inchiesta è coinvolta anche una donna di Termini Imerese finita ai domiciliari. È la madre di una delle vittime che sarebbe stata consenziente nei rapporti virtuali con il sacerdote. Prete che avrebbe fatto leva sul disagio sociale dei ragazzini e delle loro famiglie per richiedere certe foto e certi video sempre molto espliciti.

 
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