Sanremo 2022: irruzione al festival degli attivisti di Greenpeace

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Momenti di tensione ieri sera al festival di Sanremo. Alcuni attivisti di Greenpeace sono entrati in azione a sorpresa poco prima del collegamento col PrimaFestival condotto da Roberta Capua.

“Le nostre attiviste e i nostri attivisti sono entrati in azione proprio poco prima dell’inizio della terza serata del Festival di Sanremo, di fronte all’ingresso del Teatro Ariston, per denunciare l’operazione di greenwashing di ENI, tra i principali sponsor della kermesse – si legge nella nota di Greenpeace – Il colosso del gas e del petrolio sta sfruttando infatti proprio la vetrina di Sanremo per rifarsi un’immagine di azienda attenta all’ambiente che non corrisponde affatto alla realtà! Abbiamo deciso di entrare pacificamente sul “green carpet” voluto da ENI per promuovere il lancio di Plenitude, la nuova realtà aziendale presentata come la svolta sostenibile della compagnia energetica. In realtà, nei prossimi anni ENI continuerà a puntare principalmente su gas e petrolio, combustibili fossili che alimentano il riscaldamento globale”.

Attiviste e attivisti hanno scavalcato le transenne del “green carpet” e prima di essere fermati dalla sicurezza sono riusciti a mostrare uno striscione con la scritta «ENI green? Se la suona e se la canta!». Nel frattempo, da un balcone che sovrasta l’ingresso del teatro Ariston sono stati esposti altri due striscioni con le scritte: «Basta pubblicità di aziende inquinanti» e «ENI inquina anche la musica!».
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