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“Il canale sottorraneo, che negli anni non ha mai avuto un piano programmatico di manutenzione, è straripato anche a causa dei rifiuti – afferma Igor Gelarda capogruppo della Lega al consiglio comunale -. Si è chiusa la strada per motivi di sicurezza e ad oggi, a venti giorni dall’inizio del cantiere, non è chiaro quanto dureranno. Dovrebbero terminare a metà marzo per un costo complessivo di 50 mila euro. Il problema è che quando il cantiere sarà terminato dovrà essere verificata la solidità del terreno. Se il terreno reggerà bene, altrimenti i tempi si dilateranno con le conseguenze che potete immaginare sull’intera zona”.
Ad aggravare la situazione, già di per sé molto delicata, è stata l’incapacità, da parte del Comune e dell’assessorato alla mobilità, di regolamentare l’intera viabilità della zona. “Dopo molte e incessanti richieste è stata spenta la telecamera della Ztl su via Gioeni, ma la viabilità è paralizzata perché non è stata creata una via di fuga per chi proviene da via Bonello o da via Gioiamia – spiega Maria Pitarresi, – consigliera della Lega di prima circoscrizione-. In realtà, noi abbiamo presentato una soluzione semplice ed efficace. Un doppio senso su via Bonello fino a via del Bastione e lo spegnimento della telecamera della Ztl dietro il teatro Massimo. Con un po’ di buon senso, e la presenza della polizia municipale, si potrebbe regolare il transito veicolare con un semaforo su vicolo Pirriaturi, creando un corridoio che congiunga via Matteo Bonello a via Papireto” conclude la Pitarresi
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