In vista dell’entrata in vigore dal 1° marzo 2022 dell’assegno unico universale per i figli a carico, dall’INPS arrivano nuove istruzioni specifiche relative al pagamento della prestazione.
Ad un mese esatto dal restyling delle misure a sostegno della genitorialità, il comunicato stampa pubblicato dall’Istituto il 31 gennaio 2022 evidenzia che la verifica circa l’intestazione o cointestazione del conto corrente sarà effettuata sulla base del codice fiscale del richiedente, che dovrà corrispondere con quello del titolare del conto.
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Precisazioni che si affiancano a nuovi dati sulle domande trasmesse: al 31 gennaio 2022 sono 1.123.348 le istanze presentate all’INPS. Ci sarà tempo fino al mese di giugno per beneficiare anche degli arretrati.
Ai fini del pagamento dell’assegno unico, in vigore dal 1° marzo 2022, sarà necessario tenere a mente, all’atto di presentazione della domanda, le indicazioni fornite dall’INPS.
Come già specificato con il messaggio numero 4748 del 31 dicembre scorso, in caso di pagamento tramite conto corrente l’IBAN dovrà essere intestato o cointestato al beneficiario della prestazione.
Sul punto, ulteriori chiarimenti sono stati forniti dall’INPS con il comunicato stampa pubblicato il 31 gennaio 2022, che a un mese esatto dall’avvio dell’assegno unico, evidenzia che per ricevere l’importo spettante è necessario che:
I chiarimenti dell’INPS sulle modalità di pagamento dell’assegno unico arrivano in apertura dell’ultimo mese utile per inviare domanda e beneficiare del pagamento della prestazione in continuità con le precedenti agevolazioni riconosciute.
Per le domande inviate dal 1° gennaio e fino al 28 febbraio 2022, il pagamento dell’assegno sarà effettuato dal 15 al 21 marzo, come indicato sul portale INPS dedicato alla prestazione.
Come già evidenziato in diverse occasioni, l’assegno unico spetterà anche in caso di domanda inviata successivamente. Nel dettaglio, si ricorda che per le istanze presentate dal 1° gennaio e fino al 30 giugno 2022 la prestazione verrà riconosciuta comprensiva di arretrati.
Trascorsa la scadenza di fine giugno, l’assegno unico decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.
Per quel che riguarda il pagamento, oltre all’accredito sull’IBAN bancario o postale intestato o cointestato a chi presenta domanda, sarà possibile anche richiedere la modalità del bonifico domiciliato.
La prestazione è erogata al richiedente o, anche in caso di richiesta successiva, a metà tra coloro che esercitano la responsabilità genitoriale.
Può fare domanda per ottenere l’assegno unico anche il figlio maggiorenne fino a 21 anni, che potrà quindi richiedere il pagamento della prestazione spettante in sostituzione dei genitori.
Come indicato dal messaggio INPS del 31 dicembre 2021, la domanda presentata da parte del figlio maggiorenne si sostituisce alla scheda figlio eventualmente già presentata dal genitore richiedente.
Fonte:https://www.informazionefiscale.it/
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